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SVANTAGGI DEGLI ETF

Livello di rischio
Gli ETF sono comunque dei prodotti con un alto profilo di rischio, in quanto legati all'andamento del mercato azionario.
La diversificazione permette di ridurre il rischio specifico di un singolo titolo, ma non elimina il rischio di mercato.

Possibili inefficienze di prezzo
A differenza dei fondi comuni tradizionali, la quotazione degli ETF può discostarsi dal Net Asset Value dell'indice sottostante.

Emissione riservata solo agli investitori istituzionali
Solo i player istituzionali possono trattare direttamente con le società emittenti degli ETF. Gli investitori privati possono negoziare questi strumenti solamente attraverso un broker.

Spread bid/ask
In caso di un supporto non adeguato alla liquidità degli ETF da parte dello specialist, lo spread denaro/lettera può ampliarsi.

Assenza selezione qualitativa titoli e gestione attiva
L'acquisto di un ETF consente di comprare istantaneamente un paniere di titoli di una determinata area geografica, mercato o settore. L'investimento concerne pertanto tutte le azioni inglobate dell'indice, senza la possibilità di escludere le società più rischiose o considerate meno valide. Inoltre, nelle fasi di discesa dei mercati, non è presente un gestore in grado di ridurre le perdite e difendere il patrimonio del fondo.

Principali differenze tra ETF e altri strumenti finanziari

ETF vs AZIONI
La differenza tra un ETF e un'azione è evidente: investendo in un ETF si prende posizione su un intero indice, costituito da diverse società quotate. L'acquisto di un singolo titolo comporta invece un investimento in una specifica società, con un rischio decisamente maggiore. La ricostruzione del medesimo indice attraverso l'acquisto di azioni richiederebbe inoltre costi e tempi di gestione insostenibili.

ETF vs FUTURES/OPZIONI
Futures e opzioni sono prodotti derivati. Questi strumenti non pagano dividendi, a differenza degli ETF, che distribuiscono le cedole periodicamente (una o due volte all'anno). Tuttavia una volta esercitati futures e opzioni, l'attività sottostante dà diritto agli eventuali dividendi. Futures e opzioni sono utilizzati principalmente per operazioni di breve termine in quanto hanno una vita limitata. Gli ETF invece non hanno scadenza e sono adatti anche a strategie di investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo. I futures infine presentano una gestione più complessa e sono caratterizzati da un taglio minimo per transazione elevato, mentre gli ETF consentono anche l'investimento di importi contenuti.

ETF vs CERTIFICATI SULL'INDICE
I certificati sull'indice (index certificates) sono derivati, ma generalmente hanno una vita residua superiore a quella dei futures e delle opzioni. Al contrario degli ETF, i certificati non distribuiscono dividendi e hanno una scadenza prefissata, al sopraggiungere della quale non hanno più valore. Inoltre la quantità dei certificati in circolazione è limitata (non sono fondi di investimento aperti) ed è presente il rischio dell'emittente che emette i certificati.

ETF vs FONDI DI INVESTIMENTO TRADIZIONALI
Le commissioni sugli ETF sono sensibilmente più basse rispetto agli altri prodotti del risparmio gestito, in ragione del carattere passivo degli ETF, che replicano semplicemente un indice di Borsa. Il tentativo di sovraperformare il mercato, implica invece spese di gestione più elevate, oltre a commissioni di entrata e di uscita, assenti per gli ETF.
Questi sono quotati in Borsa continuamente in tempo reale e possono essere utilizzati anche per speculare, cosa impossibile da fare con i fondi ordinari, che spesso non sono quotati e possono essere trattati un'unica volta al giorno.
Comprare un ETF è immediato e avviene come per una qualsiasi azione, mentre per la quota di un fondo è necessario aprire un conto apposito. Per un ETF inoltre la liquidità può essere impiegata quasi totalmente investendo il 100% delle risorse finanziarie a disposizione, mentre i fondi tradizionali devono tenere sempre una riserva di liquidità per far fronte ai riscatti degli investitori che escono dal fondo. Tra i punti deboli degli ETF vi sono l'impossibilità di selezionare qualitativamente i titoli che compongono l'indice sottostante e l'impossibilità di difendere il capitale da un crollo delle azioni in portafoglio. Una gestione attiva attenta e capace può invece contenere le perdite nelle fasi di mercato negative e selezionare i titoli migliori all'interno del portafoglio.

 

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