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L'individuazione delle politiche richiede lo sviluppo
di strumenti di supporto, quali un centro multimediale
per la diffusione dell'aquis comunitario
in materia di politica regionale e di PESC nonché
operante sulle tematiche socio-culturali e sotico-geografiche
e socio-politiche e giuridico-storiche relative
alle relazioni internazionali anche alla luce
delle norme di diritto commerciale internazionale.
I detti strumenti in sede applicativa consentirebbero
di seguire tre principali direttrici nei programmi
di ricerca:
- la prima riguarda l'analisi comparata della
politica commerciale e degli IDE, nonché
di quella estera europea e statunitense nei riguardi
dell'area mediterranea, meridionale e balcanico-danubiana;
- la seconda riguarda l'analisi delle dinamiche
socio-culturali e politiche che nell'area europea
e mediterranea derivano dall'incontro con la Modernità
e con la privatizzazione del terrorismo nel confronto
con gli Stati, la crescita della società
civile, l'acutizzarsi delle povertà morali
e materiali nei vari paesi ed il suo ruolo nelle
relazioni anche economiche internazionali;
- una terza linea di ricerca va dedicata da un
punto di vista interdisciplinare alle problematiche
relative alla protezione del patrimonio culturale
(pensiamo al Bardo di Tunisi) delle popolazioni
mediterranee, anche attraverso l'elaborazione
e il coordinamento di programmi di ricerca comunitari
ed internazionali.
Le ricerche così identificate, una volta
realizzate consentirebbero, sulla base dei risultati
ottenuti, di perseguire finalità di integrazione
culturale a diversi livelli e su molteplici issues,
analizzando temi quali l'integrazione degli immigrati
in Italia e nell'Unione Europea, la costruzione
di una comune cittadinanza Europea e balcanico-mediterranea
che si fondi su una visione culturale condivisa
con i paesi dell'Europa centro-orientale e balcanica,
il dialogo etico-politico e socio-culturale con
la Russia e con i paesi del Sud del Mediterraneo,
i rapporti strategici e commerciali con gli Stati
Uniti, le visioni dell'Europa e dell'Occidente
diffuse nelle altre società, in quanto
fattori che influenzano le relazioni internazionali
anche commerciali e l'atteggiamento nei confronti
dell'Italia e dell'Unione Europea.
Chiaramente, nello sviluppo dei programmi di ricerca
questi obiettivi verrebbero perseguiti attraverso:
- il coinvolgimento di strutture (archivi e biblioteche)
appartenenti a diversi ambiti territoriali e quindi
culturali;
- l'ottica comparativa tanto negli studi analitici,
quanto negli orientamenti progettuali;
- la selezione di aree e temi di ricerca rilevanti
per la promozione di politiche che favoriscano
una maggiore integrazione politica, economica
e culturale tra società diverse o all'interno
delle medesime.
Occorre naturalmente dedicare uno sforzo originale
e innovativo allo studio ed al dibattito attorno
alle tematiche connesse alla cittadinanza europea
e mediterranea comune e con lo sviluppo di modelli
di società in grado di coniugare pluralismo
interno, legislazione adeguata alle buone prassi
del WTO e dell'U.E., e, condivisione di valori
etico-politici fondamentali, quali i diritti dell'uomo
e del lavoratore, il rispetto e la tutela attiva
dell'ambiente, i diritti inalienabili e le libertà
fondamentali, la prassi democratica.
A questo punto il soggetto esperto nell'ambito
del marketing d'area che ha a fondamento della
sua azione le risorse contenute negli archivi
e nelle biblioteche, che costituiscono l'unico
valore aggiunto che un'area può conferire
ai propri prodotti, assume un ruolo determinante
nell'ambito della regolazione del processo di
internazionalizzazione dell'economia, vuoi nel
territorio in cui ha sede l'azienda alla cui attività
concorre, vuoi nelle diverse aree dove o per ragione
di approvvigionamento, o per ragioni di espansione
mercantile e/o produttiva si va a delocalizzare.
L'approccio che tale nuovo soggetto deve a tale
punto avere da un punto di vista metodologico
sarebbe di tipo interdisciplinare e il soggetto
nell'ambito della esplicazione delle proprie capacità
e compentenze dovrebbe applicare le diverse scienze
sociali (sociologia, storia, antropologia, etnostoria,
economia, scienza della politica) fra loro in
uno con le discipline giuridiche, filosofiche,
teologiche e tecnologiche. Il metodo interdisciplinare
consentirebbe al nostro protagonista di perseguire
due finalità permanenti dei programmi di
ricerca, di investimento e di commercializzazione:
- lo studio dei processi attraverso i quali la
dimensione culturale condiziona le dinamiche sociali,
politiche, istituzionali e legislative nei diversi
contesti;
- l'analisi delle influenze che modernità
e globalizzazione esercitano, a loro volta, sull'evoluzione
socio-culturale e politica interna a ciascuna
società, attraverso l'adesione o meno ricettizia
o contraddittoria degli stimoli proposti dalle
culture eterodosse.
Ma la chiave di volta della nuova attività
sta nel fatto che le imprese possono finalmente
insieme ai diversi fattori produttivi mobilitarsi
nel sociale, dove intervento sociale s'intende
come sostituzione dello Stato, ormai impotente
ed economicamente privo di risorse, nelle opere
ospedaliere, in quelle scolastiche e nella ricerca
scientifica, nella ricostruzione dell'ambiente,
nella valorizzazione delle risorse naturali e
quindi nella prospettazione di iniziative atte
a consentire una partecipazione alla competizione
globale in atto nei vari continenti.
Le vicende in corso Cirio e Parmalat, confermano
il fatto che il sistema Italia non dispone più
di grandi imprese in grado di sostenere la concorrenza
e la competizione internazionale
Solo il sistema delle piccole e medie imprese
che dispone ormai di un proprio strumento di capitalizzazione
borsistica può sostenere il confronto con
il resto del mondo.
Ma tale confronto non può più essere
figlio di ragioni di scambio puramente economicistiche,
ma come giustamente sosteneva il Palomba e più
di recente la Stefanut. deve essere al servizio
dell'essere umano, in maniera tale da soddisfare
la totalità dei suoi bisogni e quindi di
aiutarlo ad esprimere la totalità dei suoi
valori.
Il punto di forza di tale proposta oltre che funzionale
all'ambiente di cui è espressione viene
a consistere nella definitiva consustanzialità
con i giacimenti culturali.
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