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Le biblioteche e gli archivi come strumento di Marketing Territoriale

La logica di valorizzazione integrata dei beni culturali
I Beni Culturali hanno svolto da sempre un ruolo strategico per l'Italia, non solo in qualità di importante risorsa da un punto di vista culturale, ma anche economico.

Naturalmente questo è in gran parte dovuto al fatto che il patrimonio storico, artistico e architettonico del nostro Paese non ha eguali nel mondo per consistenza numerica e valore culturale: 40.000 i castelli e le rocche, 95.000 le chiese, 30.000 le dimore storiche, migliaia le biblioteche e gli archivi, circa 3.800 i musei e 2.000 i siti archeologici.
Nonostante tale premessa, la gestione dei beni culturali italiani è ancora poco orientata ad una logica di valorizzazione integrata, al fine di rafforzare e creare nuove opportunità di sviluppo soprattutto a livello locale.

Parlare di valorizzazione integrata per lo sviluppo locale significa promuovere infrastrutture di base, servizi territoriali efficienti, strutture ricettive, di ristoro e per il tempo libero di buon livello e via dicendo.

In questo modo si creano i presupposti per migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione dei beni e delle risorse esistenti, nonché la fruizione delle stesse.

Il ruolo delle Biblioteche e degli archivi nel marketing territoriale
In tale scenario, assumono un ruolo di primo piano le bilbioteche e gli archivi, sia perchè rappresentano più di altri l'identità culturale a livello locale e non, sia perché sono diffusi in maniera capillare e proponderante su tutto il territorio nazionale.
Le tabelle di seguito riportate forniscono un quadro sintetico del numero e della distribuzione delle biblioteche e degli archivi italiani:


Distribuzione geografica Archivi - valori assoluti

Nord 40
Sud 21
Centro 34
Totale 95

Distribuzione geografica Biblioteche - valori assoluti

Italia settentrionale 6669
Italia centrale 2764
Italia meridionale 4032
Totale 13465
Fonte ISFOL: Associazione Economia per la Cultura, 1994.


Le biblioteche, così come gli archivi, possono costituire una leva importante per l'innovazione e la promozione del territorio, diventando veri e propri strumenti di marketing territoriale, valorizzando le risorse e i beni del territorio e della cultura locale.
Questa nuova prospettiva, orientata al marketing territoriale, richiede un cambiamento culturale significativo: è necessario un passaggio da una cultura che si esaurisce nel solo aspetto storico - artistico ad una che comprende un orientamento di carattere maggiormente manageriale e gestionale dei Beni culturali e nel caso specifico delle biblioteche e degli archivi.

In tale processo di forte cambiamento, il ruolo delle nuove tecnologie diventa strategico.

Nel corso degli ultimi anni - e ancor di più in quelli che verranno - le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il rapporto tra i presidi culturali e la loro fruizione ed accessibilità rispetto al passato.

Il passaggio che si sta gradualmente concretizzando, o almento questo è l'intento a cui si aspira, è fondamentalmente da una forma istituzionale creata per accumulare esperienze, risorse e beni ad una struttura come luogo fortemente interattivo e di scambio, dove realizzare anche nuovi prodotti e servizi.
Nelle biblioteche e negli archivi si stanno appunto affiancando alla funzione di conservazione e mantenimento dei beni culturali esistenti, altre funzioni, quali la comunicazione con l'esterno e la creazione/l'offerta di nuovi prodotti e servizi nell'ottica di una piena valorizzazione del territorio e delle sue risorse.
Nella loro nuova veste di promotori del territorio, le biblioteche e gli archivi devono inserirsi nel panorama culturale a cui afferiscono, arricchendolo ed integrandolo, facilitando la creazione di nuove opportunità di leggere e far leggere il territorio e le risorse che lo caratterizzano.