HOME
Sommario
Le Vostre Domande
News
Keywords
Archivio Rivista
Il Vostro Contributo
La Redazione
Teleconferenza
Archivio Notiziario
Chat
Link
       
       
   

Strategic Management

1. Generalità e contesto metodologico

L’organizzazione che si pone con atteggiamento proattivo sul mercato non può esimersi dal predisporre e rendere operativa una strategia coerente con la mission e la vision aziendale. Spesso, tuttavia, anche il management di medie e grandi organizzazioni, non attribuisce all’azione strategica la valenza di “processo”, con tutto ciò che tale connotazione implica. Infatti, solamente approcciando la strategia come un processo se ne riesce a sfruttare tutta la portata operativa; ciò avviene perché si innesta il ciclo virtuoso del miglioramento continuo.

Lo “Strategic Management” (Pianificazione Strategica) è una metodologia che ha la finalità di migliorare la razionalità delle decisioni (o delle azioni) nella gestione sistematica ed integrata del business o dei business di un’organizzazione. Una decisione è razionale quando è sì coerente con i suoi obiettivi ma soprattutto se è compatibile con le opportunità e i vincoli esistenti e con le risorse disponibili. D’altra parte, gli obiettivi sono perseguibili solo in presenza di una chiara definizione della mission e della vision aziendale.
E’ a questo punto che diviene critica la capacità strategica del management nel saper valutare le congruenze (a lungo, medio e breve termine) delle azioni presenti, unitamente alla capacità di individuare, almeno, gli indicatori di performances che è possibile controllare nonostante l’estrema volatilità dei mercati.

Per questa serie di ragioni riteniamo che la gestione della strategia (Strategic Management) sia senz’altro da considerare un processo che, a valle di un’analisi dello scenario competitivo di riferimento (input) e tramite la strutturazione di piani operativi di decisioni/azioni interdipendenti e coerenti con gli obiettivi da raggiungere (fasi), mira a rendere altamente probabile l’accadimento di una o più situazioni future (output finale). La pianificazione strategica, quindi, consta di una serie di fasi, tra loro collegate, e, a partire dalle decisioni prese durante la fase iniziale, traccia il loro sviluppo operativo nel tempo tramite specifici piani di azione che vengono continuamente aggiornati in funzione delle decisioni assunte a posteriori tese a loro volta a ricalibrare ed attualizzare quelle iniziali. È questo aspetto che conferisce alla pianificazione la conformazione di un processo dinamico e flessibile, senza un inizio e senza una fine (miglioramento continuo).

Il ciclo strategico della pianificazione aziendale è costituito da due fondamentali strumenti di pianificazione:


a) La pianificazione “propriamente” strategica, che è volta a razionalizzare il processo decisionale che deve condurre alla formulazione della strategia aziendale (piano strategico);
b) La pianificazione tattica (o programmazione strategica) che opera con un grado di astrazione inferiore e collega la fase di strategic planning pluriennale con il budgeting annuale (programmi strategici);

Gli Item pilastro della metodologia sono:

1) Check Up strategico;
2) Analisi dei punti di forza e di debolezza dell'organizzazione;
3) Definizione o ridefinizione della mission e della vision dell'organizzazione;
4) Identificazione degli stakeholders (portatori di interesse) dell'organizzazione;
5) Predisposizione di sentieri alternativi e valutazione delle diverse opzioni strategiche (pianificazione strategica);
6) Formulazione delle strategie;
7) Definizione degli obiettivi di lungo, medio e breve termine;
8) Redazione dei piani industriali, finanziari, di business, di impresa o di gruppo per il conseguimento degli obiettivi di lungo, medio e breve termine (pianificazione tattica);
9) Esecuzione e monitoraggio dell'attuazione delle iniziative e delle azioni prescelte.

Le indicazioni metodologiche per la gestione degli item sono le seguenti:
1) Il check Up Strategico: è un item non imprescindibile ma utile per rendere ancora più efficaci la strategie. Tramite la raccolta di informazioni aggregate sul settore in cui opera l'organizzazione, vengono analizzati gli indicatori di tenuta del business oggetto di analisi strategica; in sostanza si tratta dell'analisi dello scenario competitivo e dei trend nelle aree di business collegate ai processi operativi dell'organizzazione. L'analisi dell'ambiente esterno è un'analisi previsionale dello scenario futuro in cui l'organizzazione si troverà a operare. Dall'esame dello scenario si rilevano le opportunità (nuovi segmenti di mercato, aumento delle vendite ecc.) e le minacce (nuovi concorrenti, aumento dei costi ecc.) che modificheranno gli equilibri futuri.
2) L'analisi dei punti di forza e di debolezza è una diagnosi dei fattori critici di successo dell'organizzazione. In questa fase sarà effettuato, per ogni fattore critico, il confronto con i concorrenti più forti, al fine di valutare quanto siamo competitivi o deboli sul mercato.
3) La Definizione o ricalibrazione della mission e della vision dell'organizzazione: i passi precedenti forniscono una portata informativa "aggiornata" per definire o rivedere criticamente la mission e la vision, che sono senza dubbio le genitrici di qualsiasi strategia.

Avanti>>