Si tratta, quanto meno di sottooccupati che
sedimentano negativamente l'accoglienza minimale
loro riservata, divenendo potenzialmente un
fattore a lungo termine destabilizzante e spesso
nel breve assumendo le forme di una criminalità
organizzata di nuova forma, estremamente potente
nella misura in cui non risulta prevedibile
nel suo comportamento e nel determinante dei
suoi obiettivi.
Il tema a questo punto, come in qualche modo
sottolineato dalle Nazioni Unite, spesso nelle
proprie valutazioni molto più attente
e profonde di quanto non si possa pensare, si
tratta di preparare l'arrivo della gente che
diventa fattore portante e generante della nostra
società in maniera tale da evitare processi
quali l'emarginazione e l'accantonamento nel
disagio sociale che rappresentano comunque un
costo vuoi umano (perdita di identità)
vuoi finanziario (maggiore impegno della sicurezza
pubblica nel controllo del territorio).
In altre parole occorre spostare in avanti i
confini dell'Unione Europea e della NATO, nonper
motivi militari, bensì di prevenzione
e di adattamento, nel rispetto dei valori fondanti
le singole società con cui entraimo in
contatto. Qualcosa del genere si è prefigurato
con la realizzazione del patto di stabilità
realizzato con i paesi facenti parte dell'INCE
- Iniziativa Centro Europea la cui filosofia
si può esprimere attraverso il concetto
delle interdipendenze, cioè che qualsiasi
evento accada in uno qualsiasi dei paesi membri
ridonda in tutti gli altri (ivi inclusi gli
eventi naturali di ordine catastrofico, vedi
al riguardo l'inserimento nel tavolo del patto
anche lo specifico tema della protezione civile).
Nell'avvicinarsi delle cinque tappe portanti
la nuova Europa: maggio 2004 estensione a 25;
2007 allargamento a 27; gennaio 2010 ingresso
d'Israele e creazione dell'area di libero scambio
mediterranea, con la prevedibile firma di un
accordo speciale con la Turchia e con i paesi
dell'Area TACIS, Russia in testa, occorrerebbe
a titolo esemplificativo e non certo esaustivo:
a) aiutare i singoli paesi "de quo"
a dare piena applicazione ai principi costituzionali
fissati nelle diverse leggi fondamentali;
b) portare il livello della medicina di base
ad uno standard curativo e preventivo di misura
europea, facendo sì che ciascuna struttura
ospedaliera dell'Unione assuma sotto tutela
una o più unità ospedaliere operante
nei diversi paesi. L'iniziativa avrebbe due
congiunti risultati, uniformizzazione della
ricerca e delle terapie, ma anche e soprattutto
percezione delle malattie diverse endemiche
in alcuni contesti territoriali, di cui la medicina
europea ha perduto la cognizione, in uno ad
alcune forme di intervento necessario a curare
un certo tipo di lesioni o di danni al corpo
o alla mente derivanti ad esempio dalla esplosione
di mine o di proiettili anche ad uranio nonché
dalla diffusa pratica della infibulazione femminile:
il modello da cui partire è quello dell'Ospeda
c) assumendo il concetto laico fondante la cultura
europea che tutto è insegnabile a tutti,
spostare in avanti la base educativa, principiando
nelle aree necessitanti dalla educazione della
donna al rispetto di sé e del proprio
corpo (concetto di igiene e di salute) da estendere
poi ai vari membri della sua famiglia, tenuto
conto del fatto della poliedricità di
ruoli cui la stessa adempie, rispetto alla monofunzionalità
maschile (ora madre, ora figlia, ora sorella,
ora moglie o vario titolo compagna) spesso tesoriera
e unica fonte di reddito da lavoro all'interno
della propria famiglia. Ovviamente, il processo
di trasmissione educativa deve avvenire prevalentemente
al femminile alla luce delle tradizioni presenti
in ciascuna cultura e delle quali occorre avere
integrale rispetto, richiedendo eventuali cambiamenti
(non necessariamente migliorativi) tempi epocali.
Peraltro, tenuto conto del fallimento della
economia di puro mercato, fondata sulle aspettative
di crescita costante di tutte le componenti
sociali, sarebbe decisamente importante far
cadere una serie di pregiudizi nei confronti
delle esperienze compiute sul piano sociale
sia su quello umano sia ad est che a sud. Tali
esperienze che principiano dal concetto stesso
di giustizia sociale e dei servizi discendenti,
al di fuori del principio di dittatura del proletariato,
dal comunismo, si accompagna al concetto di
funzione economico-sociale della proprietà
privata dei mezzi di produzione così
come individuata nella tradizione sciaraitica
del diritto islamico, nella dottrina sociale
della comunità cattolica, gente ha preso
coscienza del fatto che il mondo è divenuto
un unicum e che la produzione dei beni e dei
servizi, nonché la loro distribuzione
deve rispondere ai requisiti di qualità
ISO 9000 - vision 2000, ISO 14000, ha ora preteso
che il prodotto reso abbia nel proprio processo
di realizzazione rispettato le condizioni di
lavoro di base previste universalmente dall'Ufficio
Intenazionale del Lavoro di Ginevra, nonché
i diritti dell'uomo e le relative libertà
fondamentali così come previsti dalle
convenzioni, dai protocolli e dai patti internazionali
in atto in vigore. In conseguenza di ciò
come dimostra l'azione dell'UNDPC in Italia
della Gemini Europa srl, le imprese che intendono
agire a livello internazionale si