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1. La dimensione (l'ammontare) - micro prestiti, variando tra qualche diecina e migliaia di dollari
2. I beneficiari - microimprenditori e persone/famiglie povere, ovvero persone che svolgono attività produttive molto piccole e limitate, le quali possono però avere notevoli opportunità di svilupparsi, se assistite con servizi finanziari specifici; queste attività sono principalmente commerciali, di servizi, di produzione agricola e artigianale (spesso si tratta di donne, le quali si sono rivelate molto più affidabili degli uomini per quanto riguarda la gestione dei crediti e il ripagamento delle quote)
3. L'utilizzo dei fondi - creazione di reddito, sviluppo imprenditoriale, uso della comunità (salute, educazione ecc.)
4. Le regole e le condizioni - la più gran parte di queste sono flessibili, facilmente comprensibili ed adeguate alle condizioni locali della comunità

III. Tipologia degli strumenti di microcredito
Sull'esempio della Grameen Bank, diverse Organizzazioni Non Governative (ONG) internazionali hanno adottato nel corso degli ultimi venti anni programmi di microfinanza/microcredito, al fine di integrare progetti d'intervento a sostegno dell'economia locale dei paesi in via di sviluppo. Tra queste: Accion Internacional, Care Internacional, FINCA International, ACODEP (Asociacion de Consultores para el Desarrollo de la Pequena y Microempresa).
Allo stesso tempo, si è diffuso nel contesto Europeo un approccio al microcredito sostanzialmente differente, che considera quelli che sono gli aspetti socio-economici più propriamente caratteristici del vecchio continente.
Sono sorte poi, tanto in America Latina come Africa e Asia, Istituzioni di Microfinanza specializzate nella gestione di progetti di microcredito, come per esempio: Vita Microbank in Benin, Fundasol (Fundacion Uruguaya de Cooperacion y Desarrollo Solidario) in Uruguay, Financiera Calpia in El Salvador.

Molto significative sono le performance di istituzioni di microfinanza di taglio medio e piccolo: il boliviano BancoSol (Banco Solidario) principale banca dei poveri della rete di Accion, che raggiunge quasi 80.000 clienti di cui il 65% donne, con un portafoglio a rischio pari al 2% dei 63 milioni di dollari di crediti aperti; la keniota K-Rep (Kenya Rural Enterprise Program), la maggiore istituzione di credito ai poveri del continente africano, con oltre 7.000 destinatari (58% donne) e un portafoglio di 4,1 milioni di dollari; l'indiana Sewa Bank, la "cassa di risparmio" (8.000 clienti) della Self-Employed Women's Association, associazione di donne di città e campagna che lavorano nel settore informale e che commerciano anche nei canali del fair trade.
Anche se non si possono definire specifiche regole nella realizzazione dei programmi di microcredito e non vi è una disciplina che dia indicazioni precise, è possibile classificare alcune metodologie di microcredito, che possono dare un orientamento di carattere generale. Le più conosciute tra queste sono peer lending e individual lending

a) Peer Lending - metodologia di concessione di microcrediti nell'ambito di un gruppo, con regole specifiche per ciascuna varietà:
" Solidarity Group
E' una metodologia di concessione dei crediti, dove in un gruppo composto da 3 a 10 persone, ogni partecipante risponde del credito degli altri membri in proporzione alla quota del proprio prestito.
In via generale, i membri del gruppo devono appartenere alla medesima comunità; in uno stesso gruppo non devono esserci stretti legami di parentela; i prestiti sono di ridotto importo e la restituzione è rateizzata nel breve periodo.
Il credito può essere concesso secondo differenti procedure:

a) a rotazione, dove il membro successivo riceve il prestito soltanto quando il precedente ha completamente ripagato il proprio prestito;
b) il credito è concesso contemporaneamente ad ogni membro del gruppo;

Nessuno può ricevere un secondo prestito se tutti i componenti del gruppo non hanno ripagato. In questo caso le attività economiche dei membri del gruppo devono essere differenziate altrimenti la garanzia viene meno, essendo le produzioni tutte soggette agli stessi rischi di fallimento.
" Village Banking
Una Village Bank è un'associazione di credito e prestito gestita a livello comunitario, che generalmente è costituita da 20-25 membri, spesso donne.
La banca è finanziata attraverso la mobilizzazione di fondi all'interno del gruppo (internal account), così come da prestiti provenienti da istituzioni finanziarie esterne (external account).
L'internal account, composto di risparmio dei membri, capitale accumulato per interessi, diviene gradatamente più consistente, sganciandosi progressivamente dalla necessità di attingere all'external account.
Il prestito di gruppo è costituito dalla somma dei prestiti individuali. I prestiti sono erogati in cicli successivi (10-12 mesi), dove il corretto ripagamento prevede l'incremento dei crediti futuri.
" Revolving Loan Funds
Le Community Managed Revolving Loan Funds (CMRLF) sono gruppi finanziari informali tipicamente composti da 30-100 membri, spesso donne.
Le CMRLF possono essere paragonate a piccole banche che mobilizzano e gestiscono i propri fondi e tendono a diventare nel tempo istituzioni indipendenti. Per questo ai membri è richiesto di risparmiare, anche se i fondi iniziali provengono dall'esterno, sia in forma di prestito che di grants.
" Saving and Loan Associations
Le Associazioni di credito e risparmio sono generalmente istituzioni sostenibili, finanziate dagli stessi risparmi locali. Svolgono un'attiva funzione d'intermediazione finanziaria, in particolare attraverso la mediazione di flussi economici dalle aree urbane, e semi urbane, a quelle rurali, assicurando una permanenza delle risorse di prestito all'interno della comunità, dove i risparmi sono stati mobilitati.

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