HOME
Sommario
Le Vostre Domande
News
Keywords
Archivio Rivista
Il Vostro Contributo
La Redazione
Teleconferenza
Archivio Notiziario
Chat
Link
       
       
 

La Comunità Europea ha individuato nella Norma ISO 9001:2000 lo strumento che le strutture scolastiche possono adottare per la Progettazione, il Controllo e la Valutazione del Processo Formativo attraverso l'utilizzo di "parametri oggettivi" che abbiano una valenza sia in ambito nazionale che internazionale. Ciò perché la norma suddetta non influisce sui contenuti della didattica, ma si rivolge esclusivamente alle modalità attuative dell'azione didattica, coinvolgendo tutti gli operatori, a prescindere dalle specifiche caratteristiche professionali o mansioni.

Il Sistema di Gestione per la Qualità incentrato sulla rispondenza ai requisiti espressi nella Norma UNI EN ISO 9001:2000 ed improntato principalmente su:

  • centralità sullo studente,
  • attenzione al coinvolgimento di tutto il personale,
  • motivazione e valorizzazione delle capacità e competenze dei collaboratori,
  • tensione al miglioramento continuo,
  • orientamento ai risultati e a fornire evidenza dei processi qualificanti il servizio scolastico, si integra perfettamente con gli altri sistemi di gestione della scuola (finanziario-amministrativo, didattico, delle risorse materiali, umane e immateriali, della comunicazione) in modo da garantire la capacità degli istituti scolastici a soddisfare le esigenze dei clienti/studenti e delle parti interessate e di migliorare ulteriormente performance e servizi.

In quest'ottica, l'implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità incentrato sulla rispondenza ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2000 contribuisce ad aumentare:

  • l'efficacia ed efficienza dell'azione formativa;
  • la soddisfazione degli alunni e delle famiglie;
  • il livello di efficacia e soddisfazione degli insegnanti;
  • il livello dell'azione educativa ed il contatto con il mondo del lavoro;
  • l'efficacia dell'impiego delle risorse umane e materiali impiegati per l'erogazione del Servizio;
  • la visibilità della scuola agli occhi delle istituzioni e del territorio, offrendole maggiore prestigio;
  • il contenimento dei costi di gestione.

3. Sanità

Lo scenario sanitario e socio-assistenziale, in Italia, si è sempre caratterizzato per la sua complessità e delicatezza. Già da molti anni, i mass media, i pazienti/utenti, le amministrazioni e tutti coloro che in gergo anglosassone vengono chiamati stakeholders (parti interessate) hanno assunto maggior coscienza del ruolo svolto all'interno di questa mega "struttura", la quale, in virtù anche dell'introduzione di nuovi standards normativi che impongono una revisione sostanziale ed un ripensamento dei modelli organizzativi e delle modalità di gestione ed erogazione dei servizi, deve sempre più essere integrata con il territorio in cui opera, nonché essere gestita secondo standards manageriali ed incentrata al soddisfacimento delle aspettative dei propri "clienti", siano esse implicite o esplicite.

E' palese che la certificazione di qualità di una singola struttura non risolve il problema sanitario nel nostro paese. E' altresì vero, però, che la divulgazione e l'applicazione dei criteri di qualità alle varie istituzioni che sono coinvolte nel mondo sanitario rappresenta una indubbia forza propulsiva per migliorare il servizio offerto. In aggiunta, considerando una possibile competizione tra strutture pubbliche e private, la certificazione di qualità può rappresentare quella marcia in più per differenziarsi dalla "concorrenza".

Fino ad oggi, tra i diversi approcci alla qualità che il mondo della sanità e socio-assistenziale ha sperimentato e va sperimentando, l'adozione di Sistemi Qualità certificabili secondo le norme della serie UNI EN ISO 9000 ha seguito quello che è stato ed è tuttora il differente modello qualitativo/operativo della Sanità nel nostro Paese, seguendo altresì la differente ricezione del modello di accreditamento istituzionale da parte delle singole regioni (in Italia, l'accreditamento istituzionale è obbligatorio per poter essere ammessi al finanziamento da parte del Servizio sanitario nazionale (SSN), viene riconosciuto dal governo regionale ed ha lo scopo di individuare, sulla base di predefiniti criteri di qualità, i soggetti erogatori per conto del SSN e quindi i potenziali erogatori di prestazioni sanitarie a carico dello stesso).

Infatti, mentre nelle Regioni del Nord Italia si è provveduto, o si sta provvedendo - con un'intensa attività di elaborazione di standard per l'ottimizzazione dell'erogazione dei servizi - all'implementazione di Sistemi volti al miglioramento delle performances qualitative delle strutture stesse, nelle Regioni del centro-sud il cammino da seguire è ancora molto lungo.
Il modello ISO, sul territorio nazionale, è stato per la maggior parte utilizzato in dipartimenti che utilizzano prevalentemente apparecchiature, quali laboratori, servizi di radiologia e impianti di trasporto, ma è stato applicato anche ad interi ospedali e case di cura.

Le regole del mercato "impongono" un ulteriore passo in avanti: mentre è diventato ormai necessario, per le organizzazioni rimaste indietro, lo sviluppo di sistemi di gestione aziendale in grado di garantire l'efficacia ed efficienza dei servizi offerti, nuovi settori del Sistema sanitario e socio-assistenziale si stanno affacciando al mondo della certificazione secondo la norma ISO 9000. Fra questi, quelli primariamente chiamati a dare evidenza della "qualità" offerta sono le Case di Riposo, i Servizi Sociali e di Assistenza domiciliare, ma anche le associazioni di volontariato e solidarietà, i centri riabilitativi (residenziali e semiresidenziali), gli studi specialistici, gli stabilimenti termali, affinché la Qualità possa veramente diventare il filo conduttore che leghi i livelli di erogazione di un servizio tanto critico quanto fondamentale per tutta la collettività.

Conclusioni

La certificazione secondo uno standard quale quello delle norme della serie ISO sta diventando sempre più un requisito, seppur volontario, necessario per quelle realtà che vogliono distinguersi; è per questo che accanto a quelli succitati, tanti altri settori si stanno avvicinando a questo mondo: gli studi professionali (commercialisti, avvocati, architetti), le ONLUS, le aziende vitivinicole, le strutture alberghiere, perfino le agenzie di onoranze funebri.

Il rischio, in alcuni casi già divenuto realtà nel nostro Paese, è che la Qualità sia solo uno specchietto per le allodole, un "bollino" ingannatore che fa sembrare ciò che in realtà non è.
L'implementazione di un Sistema secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 serve per il 95% alle organizzazioni che decidono di seguirlo e per il 5% per avere il "bollino": il resto significa buttare denari al vento.
Per evitare lo svilimento di uno strumento così importante se correttamente gestito come quello della certificazione secondo le norme ISO è necessaria la reale presa di coscienza da parte di tutte le organizzazioni, sia di quelle che già utilizzano questo sistema di gestione, sia di quelle che si accingono ad implementarlo; è necessario il controllo vigile e più mirato da parte degli organismi preposti; è necessario lo smascheramento della collusione fra alcune associazioni di categoria, società di consulenza ed organismi di certificazione.
Se non si riuscirà a raggiungere questo obiettivo, anche per questo settore il nostro Paese andrà a due velocità, creando sempre più un divario fra chi cresce e chi è destinato a scomparire e portandosi dietro il disagio di chi ha scelto la strada sbagliata o non ne ha potuto fare a meno.

M. Caterina Ledda

Scarica il PDF