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In particolare,
per quanto concerne le materie prime si è
avuta una trasformazione dell'operato legato al
settore dei beni culturali rispetto al passato.
Se,infatti, un tempo l'intervento mirava al recupero
estetico dell'opera, oggi si vengono a porre ben
altri obiettivi tecnici quali:
- ristabilire l'equilibrio tecnologico perduto
dai materiali;
- rallentare il naturale processo di degrado
dei materiali.
Questi, quindi, devono rispettare ai fini conservativi
criteri di compatibilità (3), efficacia
(4) e reversibilità (5).
Anche i prodotti finiti utilizzati, ovvero materiali
e/o manufatti nuovi da inserire, applicare, aggiungere
a quelli antichi bisognosi di restauro, devono
soddisfare i criteri di compatibilità,
efficacia e reversibilità, ma anche di
non pericolosità per gli operatori e di
non invasività dal punto di vista estetico
e tecnico. A tal proposito si sottolinea come
lo studio dei prodotti da impiegare non sia cosa
semplice, poiché non è sufficiente
"travasare" nel settore dei beni culturali
le conoscenze generali desunte dalla loro utilizzazione
in campo industriale o in altri campi.
L'impiego di materie prime e di prodotti finiti
diversi da quelli originari, allo scopo di restituire
le proprietà meccaniche e frenare il degrado,
non deve alterare la qualificazione estetica e
storica dell'opera. Questa infatti, in quanto
funzione sia della struttura sia dell'aspetto
dei materiali costitutivi dell'opera, deve essere
salvaguardata [8].
Inoltre, lo studio e la valutazione della qualità
e della idoneità sono direzionati anche
ai prodotti impiegati per gli interventi tecnici
sui beni culturali (quali ad esempio pulitura,
integrazione, protezione), considerando di essi
non solo gli aspetti tecnico-funzionali ma anche
quelli rivolti alla salvaguardia degli operatori
negli ambienti di restauro.
Per quanto concerne la salute del biota, infatti,
occorre rispettare le norme igienico-sanitarie
al fine di evitare rischi dovuti ad una esposizione
prolungata, tale da compromettere il suo equilibrio
biologico con il manifestarsi di allergie, irritazioni,
malattie delle vie respiratorie, ustioni, disturbi
neurologici cronici, tumori, ecc.
Tali prodotti chimici possono presentare un grado
più o meno elevato di pericolosità
dipendente dalle corrispondenti proprietà
chimiche, chimico-fisiche e tossicologiche. Essi
sono riconducibili a: solventi e soluzioni, vernici,
protettivi, adesivi, consolidanti, disinfestanti,
antiparassitari.
Risulta pertanto essenziale, nell'ambiente in
cui vengono effettuati gli interventi di restauro,
conservazione e manutenzione. un attento controllo
allo scopo di valutare la concentrazione delle
sostanze allo stato aeriforme a cui l'operatore
è esposto e controllare i valori limite
di esposizione.
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