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La maggior parte di quest’Acqua viene però sprecata, non solo a causa dell’uso incorretto che se ne fa ma anche a causa dell’usura dei sistemi di irrigazione utilizzati nei vari Paesi. Più del 60% dell’acqua utilizzata nel Mondo per l’irrigazione dei campi viene sprecata, causando ulteriori disaggi inzuppando e salinizzando i terreni.
Da non dimentica gli innumerevoli “Consumi nascosti di Acqua”. Con questo termine vengono indicati tutti quegli spechi causati: dalla distruzione dei raccolti sia a per cause climatiche, inquinanti e commerciali. (Tabella)

È per questo che al Vertice di Johannesburg del 2002 ci si era posti come obiettivo quello di dimezzare entro il 2015 il numero di persone che non hanno accesso all’Acqua, allora 1 miliardo e 200 mila persone. Oggi si stima che il nel 2025 3,5 miliardi di persone saranno destinate a soffrire per mancanza di Acqua, Medio Oriente e Africa in testa.

Stime cha vanno ancora più in là nel tempo e che sono state presentate nel Rapporto Mondiale sulla Valorizzazione delle risorse dell’Acqua (UNESCO 2003) indicano due possibilità: la più ottimistica indica che nel 2050 2 miliardi di persone in 48 Paesi vivranno una penuria di acqua mentre la previsione pessimista indica che tale penuria colpirà 7 miliardi di persone in 60 Paesi.
Questi problemi a noi abitanti del Nord del Mondo sembrano sempre molto lontani e riguardanti solo il Sud del nostro Pianeta. Paesi lontani che secondo noi non hanno una buona organizzazione ed è per questo “normale che si trovino in questa condizione”.
Il Divario che ci distingue in abitanti del “Mondo Industrializzato” non però sempre è a nostro favore:

  • dobbiamo ricordarci che l’11% della popolazione mondiale possiede l’84% della ricchezza prodotta e assorbe l’88% del consumo mondiale, naturalmente acqua compresa! (Grafico2)

 

Il grafico mostra chiaramente il grande divario di consumo presente nel Mondo e di quanta Acqua ogni individuo sprechi in un giorno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le Nazioni Unite hanno indicato (linea rossa nel Grafico) che 50 litri di Acqua sono il consumo minimo giornaliero per la sopravvivenza dignitosa ed accettabile di una persona. Cosa però che resta un’utopia per miliardi di persone.
Il Divario non riguarda solamente il Nord e il Sud del Mondo Grafico 3, grandi differenze di
accesso sono già presenti anche nei PVS (Paesi in Via di Sviluppo). L’Unicef calcola che in Africa sub sahariana solo il 39% della popolazione che abita nelle campagne dispone di Acqua potabile contro il 77% della popolazione urbana.
Questo tipo di problema però è presente anche in Paesi industrializzati, prima tra tutte l’Italia, che pur essendo il maggior consumatore di acqua in Europa e terzo nel Mondo, registra grande diversità di accesso all’Acqua tra le sue Regioni. In Friuli Venezia Giulia, Trentino e Valle d’Aosta si arriva in media ad una disponibilità di 400-600 litri per abitante contro i 150 litri che hanno a disposizione gli abitanti di Sicilia, Puglia e Sardegna.

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