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Indicatori dell’Unione Europea per la qualità dell’istruzione.

  • la sfida del sapere.
    In una società basata sul sapere, l'organizzazione dei sistemi educativi deve potersi ristrutturare in funzione dei cambiamenti del mondo del lavoro e della vita sociale, attraverso una formazione durante l'intero arco della vita;
  • la sfida della decentralizzazione.
    In un contesto educativo europeo, che concede sempre più autonomia e responsabilità alle scuole, la sfida politica consiste nel riconoscere l'esistenza di tali differenze, di controllare che queste si trasformino in opportunità e che non impediscano agli studenti di esprimere pienamente il loro potenziale;
  • la sfida delle risorse.
    In una società in continuo cambiamento, i sistemi di istruzione devono poter fornire agli studenti strumenti moderni senza appesantire il bilancio degli Stati;
  • la sfida dell'integrazione sociale.
    Si tratta probabilmente della sfida principale cui devono far fronte i sistemi educativi. Essi devono, infatti, consentire l'integrazione dei giovani, non soltanto nel mondo del lavoro ma anche nella vita sociale attiva;
  • la sfida dei dati e della comparabilità.
    In un contesto educativo estremamente variegato, la sfida consiste nella difficoltà di ottenere dati comparabili.

Gli esperti dei paesi dell’UE hanno individuato 16 indicatori sulla qualità dell'istruzione scolastica raggruppati in quattro settori:

  • livello raggiunto: tale indicatore rappresenta quanto è stato acquisito dagli studenti nei settori individuati come cruciali nell'insieme dei paesi europei, vale a dire: la matematica, la lettura, le scienze, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), le lingue straniere, la capacità di "imparare come imparare" e l'educazione civica;
  • riuscita e transizione: tale indicatore individua la capacità degli
    studenti di portare a conclusione gli studi, verificando il tasso di abbandono, il completamento dell'insegnamento secondario superiore, nonché la percentuale di scolarizzazione nell'insegnamento superiore;
  • controllo dell'istruzione scolastica: tale indicatore consente di
    verificare la partecipazione degli operatori ai sistemi scolastici, attraverso una valutazione e un pilotaggio dell'istruzione scolastica, nonché valutando la partecipazione dei genitori;
  • risorse e strutture: tale indicatore definisce ogni aspetto
    importante dell'infrastruttura. Esso si concentra in particolare sulle spese consentite in materia di istruzione per studente, sull'istruzione e sulla formazione degli insegnanti, sul tasso di frequenza, ma anche sul numero di studenti per elaboratore.


misurare la qualità dell’istruzione perché questa non sia fine a sé stessa bensì contribuisca a partecipare e ad essere protagonisti nelle sfide della società moderna.

Partecipare ed essere protagonisti con gli allievi e i docenti, con gli argomenti, con le didattiche e le tecnologie educative, con le strutture e i servizi

domanda ed offerta

È l’offerta che induce la domanda.

È l’offerta che diventa caratteristica di una capacità trainante dell'Istituto, anche nel rapporto con il territorio e con il contributo ad un miglior posizionamento nei confronti nazionali e internazionali.

Perché un Istituto già di per sé qualificato e rinomato si pone il problema della certificazione di qualità.

  1. È la responsabilità del sapere che richiede di indicare la coerenza dei mezzi concepiti, costruiti o adottati per perseguire un’azione rispetto al fine prescelto.
    È questo un criterio di razionalità, ma è anche un criterio etico.
  2. Date le finalità dell’istruzione e dell’Istituto in particolare, non si può fallire l’azione educativa: per questo motivo si deve provare anche a rivedere le intenzioni, a criticare il pensiero, a modificare, arricchendole o reimpostandole, le conoscenze, i criteri, gli strumenti.


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