Comunicare secondo natura
la comunicazione one to one
di Franco Marmello
Per essere un buon comunicatore é molto importante imparare a sconfiggere le paure relative ai rapporti con gli altri...
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Crescere nel coraggio - Chi riesce a comunicare in modo efficace sconfigge quotidianamente la soggezione e l'imbarazzo che attanagliano i più, quando per esempio incontrano casualmente in ascensore il vicino di casa: sensazioni negative che molti manifestano guardando con insistenza la pulsantiera, oppure l'avviso portata kg... e, alternativamente, la punta delle scarpe. Si dice che il coraggio sia una gran virtù. Qualcuno insiste (come don Abbondio) che se uno non ce l'ha non può inventarselo. Qualcun altro sostiene che sono le circostanze a fare l'uomo di coraggio. Qualcuno poi é convinto sostenitore di una tesi che indica nella crescita e nella maturazione di ognuno (legate alla personale capacità di vivere costruttivamente tutte le esperienze) la strada per sconfiggere progressivamente la paura a favore di una dose sempre maggiore di coraggio: meritato raccolto per una giusta e fiduciosa semina effettuata con costanza e metodo. Noi siamo di quest'ultimo parere: ognuno può crescere nel coraggio sconfiggendo piano piano i timori sopra descritti.
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Sconfiggere la paura - Chi riesce a comunicare in modo efficace sconfigge e batte quotidianamente la paura. Ogni persona che gli parla, che lo impegna divertendolo o facendolo diventar matto, contribuisce a ridurre le sue fissazioni sui problemi personali. E' difficile -per fare il solito esempio- che un professionista della vendita o delle p.r.(uno che ottiene sul lavoro risultati eccellenti attraverso l'abilità di comunicazione) resti in mutua alcuni mesi per depressione o generici problemi di stress. Chi comunica con gli altri con obiettivi di riuscita (vale anche in famiglia naturalmente) sconfigge obbligatoriamente molti ingiustificati timori che sono spesso prerogativa della profonda impreparazione a vivere una gratificante esistenza di relazione.
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Chi ha paura dell'altro? - Per fare qualche esempio concreto di vita quotidiana, a tutti noi capita di temere la classica tiratina d'orecchi. Da parte di nostra moglie, nostro marito, dei nostri genitori, dei nostri figli. Ovviamente (parlando della zona lavoro della vita) la questione si presenta con clienti, capi, collaboratori, colleghi... Coraggio! Non sempre ne avete combinata una veramente grave se qualcuno vi rimprovera... Certo occorre promettere e mantenere, e in corso d'opera -nelle relazioni umane- verificare l'indice di gradimento del rapporto costruito con un destinatario mirato e per noi privilegiato. Spesso questa tiratina d'orecchi gratifica il nostro interlocutore; tanto che ce la fa anche se é estremamente contento di noi. Mogli, mariti, genitori, figli, clienti, capi, collaboratori e colleghi a volte compiono piccole violenze verso noi rimproverandoci gratuitamente, forse per non fare soverchi complimenti. Paura che ci montiamo la testa, che ne approfittiamo? E vada per la tiratina! Non sarà la fine del mondo... Una volta completata questa fase di critica, il nostro interlocutore passerà al dialogo. Tutto sarà più facile e il dente ormai tolto.
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Verificare il nostro indice di gradimento - Se non abbiamo il coraggio di verificare quanto sono soddisfatti di noi le persone a cui teniamo veramente; se abbiano paura di ascoltare lamentele, reclami e rimproveri, perdiamo importanti occasioni per crescere e aumentare il nostro coraggio di affrontare la realtà. Colui che per panico e terrore non prova (non va a vedere) non arriva a scoprire nell'ombra che lo terrorizza apparendogli di notte dietro ai vetri della porta in camera da letto, l'innocuo e innocente attaccapanni.
SE MANCHIAMO DI CORAGGIO NEL CONFRONTO
GLIALTRI HANNO RAGIONE
A PREFERIRE A NOI
PERSONE PIU' CHIARE E CAPACI
DI METTERSI IN DISCUSSIONE
Franco Marmello: Membro AIF Associazione Italiana Formatori , Responsabile Italia “Bottega del Cambiamento”, Giornalista, scrittore. Il progetto bottega si rivolge all'Uomo Nuovo in Azienda: una risorsa consapevole della complessità organizzativa provocata dal fenomeno del cambiamento, consapevole di dover crescere in modo meno empirico rispetto al passato, sia sul piano professionale che sul piano umano.
http://www.bottegadelcambiamento.it