Numero 33 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Tempo ... perso

di Giuseppe Monti

 

Se cerchiamo time management su google vengono fuori centocinquantaquattro milioni di pagine. Non è un errore di stampa:

sono effettivamente 154 milioni di pagine: l’argomento è molto popolare. Eppure time management vuol dire gestione del tempo ed il tempo non si può gestire: il tempo è, esiste (David Allen).

Quello che si può fare è solo analizzare la nostra utilizzazione del tempo e cercare di farne un buon uso per i nostri scopi.

E’ possibile analizzare il tempo a nostra disposizione secondo le seguenti categorie:

RICHIESTO
- il tempo che ci viene richiesto dai nostri “clienti” e che dobbiamo assolutamente dedicare alla loro soddisfazione;

PROGETTATO
- il tempo che avevamo previsto e progettato per varie attività;

REALIZZATO
- quello che effettivamente abbiamo utilizzato per le varie realizzazioni;

DESIDERATO
- quello che vorremmo avere a disposizione per le varie realizzazioni.

 

Le perdite di tempo più comuni

AUTO INDOTTE
- La disorganizzazione
- L’incapacità di dire di no
- Il rinvio
- Mancanza di interesse

DOVUTE AD ALTRI/O
- I visitatori
- Le telefonate
- La posta
- Le attese

MOTIVI PER CUI TENDIAMO A RIMANDARE ALCUNE ATTIVITA’

Differimento Rinvio
- compiti sgradevoli
- compiti faticosi
- incarico non chiaro
- perfezionismo
- obiettivo non chiaro
- sovraccarico di impegni
- perfezionismo
- resistenza al cambiamento
- ridursi all’ultimo momento
- paura di sbagliare

ALCUNI SUGGERIMENTI:
- identificare e porre in ordine di priorità gli obiettivi
- gestire gli strumenti di programmazione, come agende e liste delle cose da fare
- ridurre i sovraccarichi di lavoro ed eliminare le perdite di tempo
- delegare in modo efficace

L’argomento è molto vasto. Torneremo quindi, sviluppando prima di tutto i suggerimenti, nei prossimi interventi.

(da http://consulenzamanageriale.blogspot.com/)