Cessata attività
AVVISO!
Il 31 marzo 2011 la Salumeria Pasini, dopo 53 anni, terminerà l'attività.
Ringraziamo la Clientela per l'affetto dimostrato in tutti questi anni.
Gianni Pagani e famiglia
In risposta ad un nostro comunicato nei mesi passati abbiamo ricevuto questo avviso. Mi ha colpito moltissimo, perché mi ha fatto capire molte cose.
Leggendo questo comunicato ho “visto” la salumeria (naturalmente non è quella che vedete nella foto e lui non è il Sig. Gianni Pagani), sua moglie e magari qualcuno dei figli che si occupava dei pc, della cassa o di qualcosa di "tecnologico".
Insomma, quello che si deduce è che questo comunicato trasuda umanità. C'è un nome ed un cognome, c'è qualcuno che ha messo la faccia appositamente ed orgogliosamente per servire la sua clientela. Può darsi che mi sbagli ed interpreti tutto erroneamente, ma mi sembra di leggere tra le righe una specie di melanconia per i tempi che furono. Un rammarico per il tempo che passa e che alla fine ti impedisce di andare avanti.
Forse non è così, e forse il Signor Pagani e famiglia sono contentissimi di chiudere la loro attività e ritirarsi magari nelle Canarie a godersi la pensione.
Una cosa però è chiara: in quelle tre righe è condensato uno stile di comunicazione semplice, diretto, e personale. Direi coinvolgente. Non ti da del tu, non cerca di ammiccare, non cerca la tua complicità. Si mantiene il rispetto del gioco delle parti. Tu sei il cliente, noi siamo quelli che ti serviamo. Voi ci avete dimostrato il vostro affetto, che noi abbiamo guadagnato con il nostro lavoro.
Una relazione limpida, chiara e concreta.
Non c'è marketing ingannevole, non ci sono delle parole in inglese, non c'è nulla che cerca di darti la possibilità di una interpretazione ambivalente. E' semplicemente un avviso chiaro. Credo sia più che altro un avviso "genuino".
La pubblicità negli ultimi anni, pur di raggiungere il suo scopo, molte volte diventa subdola, ingannevole, tecnicamente pulitissima con una serie di concetti dietro ma con un volto non chiaro. Si spara ovunque, pur di raggiungere il bersaglio.
Infatti, quella è la differenza fondamentale. Non c'è un rispetto per il gioco delle parti così netta e pulita. Visto che i tempi sono molto più duri e la concorrenza è cresciuta a dismisura, i mezzi di comunicazione sono cosi talmente veloci che ieri sembra una vita fa e il domani sempre più vicino. Dunque, abbiamo tutte le attenuanti per essere spietati, per cercare di colpire il "consumatore" anche nei suoi punti più deboli. Vedi “Marketing: sensoriale? Tecnologico?”
E tutto viene utilizzato. E quando dico tutto, significa veramente tutto. Si mettono in gioco non solamente i sentimenti, le emozioni, ma anche l'inconscio, quello che neanche davanti allo specchio l'individuo confessa a se stesso. Ma il concetto è che al finale, siamo tutti uguali. Significando così che tutto diventa più digeribile, più accettabile. Vedi “L'intelligenza emotiva e la pubblicità”
Invece no, grande rispetto per il Signor Gianni Pagani e famiglia che conserva integra la sua dignità.
Marisol Barbara Herreros: Cilena di nascita nazionalizzata italiana, con più di 30 anni di esperienza in marketing, vendita e relazioni pubbliche. Viaggiato un pò, vissuto stabilmente in Santiago del Cile, Quito, Londra e Roma. Responsabile della Redazione di Caos Management. Direttore di GEManagement Ltd.
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