Comunisti
CCOMPAGNI DI BASE 1
Occhi di sole
Sorriso bambino
Piccole fossette nascoste
che si schiudono rare
Grazia sottile
nella goffaggine dei vent’anni
Gesti nelle mani
Movimenti impercettibili
Nel viso in tensione
vecchiaia senza fine
Le parole hanno difficoltà
a farsi strada
Sono tante le cose da dire
per “fare chiarezza”
in un buio ancestrale
Mi chiedo e chiedo
molte cose
Le “questioni” si confondono
Che cosa c’è da vivere
ancora?
La nostra città invivibile
ora per ora
e la certezza che è tardi
troppo tardi
per salvare qualcosa.
Napoli 1979
COMPAGNI DIRIGENTI
Le loro labbra si muovono
come per ruminare
Sempre gli stessi spasimi
per suoni che somigliano a parole
I loro visi ali di merluzzo rinsecchite
Non è dato loro di invecchiare
Incanutire
Addolcire i lineamenti
Divenir vecchi
sereni e dubbiosi
con nulla ormai da perdere
No
Questi uomini
le cui parole di gomma
rimbalzano da un’incredulità all’altra
hanno visi scarni
occhi malati
sguardi inebetiti
Chiusi nelle loro stanze
La pelle di serpe abbandonata al sole
sotto un sasso
Poveri corpi infelici
Una vita a ripeter parole
le stesse invecchiate dal tempo
Involgarite
Banalizzate dal tono
Come vampiri i loro specchi
riflettono
il nulla.
Napoli 1980
COMPAGNI DI BASE 2
Che ne è stato di noi?
Le notti e il vento
ci hanno raggelato.
Freddi serpenti grigi
e raggrinziti
Sopra pietre
chiamate monumenti
Le nostre case
trofei di inferno e merda.
Le nostre idee
Bianche le chiome
e rarefatti i denti
Napoli 1980
RIUNIONE DI PARTITO
Una sala colma
Potere e Ambizione
Schemi di una società
senza pentimenti
Impercettibili palpiti
di invidia
per attimi smisurati
Visi senza senso
di vite trascorse
Inesplicabili condizioni umane
di privilegio
Sentore di una morte
costante ne tempo
che scorre fermo
quando si ha coscienza
del nulla che attende
e del poco che resta
Napoli 1981
VENIAMO DA LONTANO
Che forse dolerci
ci farà espiare
colpe leggere
come esili nubi?
Che forse nasconderci
ci farà sfuggire
al perdono soave
di una madre pentita?
Ciò che importa è la lotta
Ciò che importa è l’idea
Siam venuti da lungi
dove siamo finiti?
Napoli 1983
Laura Lambiase Profeta : Osare.
Avere il coraggio di andare contro corrente, di andare oltre, di valicare confini, di non fermarsi alla superficie. Non esiste una cultura alta ed una meno alta esiste solo la noia. Un gesto creativo senza vita, asfittico, pavido, furbo, conveniente è merda.
Laura Lambiase Profeta ha scritto di musica per "Laboratorio Musica" e "l'Unità"; ha descritto Napoli sul "Mattino" e sulla guida "dell'Espresso"; si è divertita su "Cosmopolitan".
E nata a Pontecagnano molti, molti anni or sono e vive a Napoli tra Paradiso e Provvidenza.