Numero 57 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Unità d'Italia: lettera di Garibaldi

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di Marisol Barbara Herreros

 

 

Il documento che pubblichiamo ora, per gentile concessione del nostro amico e collaboratore Raffaele Rizzo, è una lettera scritta da Garibaldi al bisnonno Gennaro Rizzo.

 

In uno dei programmi televisivi più visti degli ultimi tempi in Italia, sono diventati protagonisti gli elenchi. Elenchi di diverso tipo e di diverse caratteristiche. Ho pensato che un piccolissimo elenco storico può essere utile per inquadrare i tempi.

1352  Inghilterra, lo Statuto dei lavoratori del 1352 (una legge confermata dal re su proposta del parlamento) obbliga le persone a rimanere nei loro villaggi e a lavorare per il salario deciso dal datore di lavoro. Proibito mendicare e vagabondare, escluso i i vecchi e gli inabili al lavoro. Per la prima volta viene operata la distinzione tra povero meritevole (vecchio, disabile, vedova e bambini) e povero non meritevole (adulti abili ma disoccupati). Per tutta risposta si cominciano a formare le prime associazioni di braccianti.

1650 Londra: nascono le prime associazioni operaie che presto si associano nelle Trade Unions. Si avrà anche una evoluzione verso le Società di mutuo soccorso in occasione delle lotte (operai qualificati: sellai, tipografi, sarti, ecc.).

1789 Parigi, l'Assemblea Nazionale francese approva la Déclaration des droits de l'homme et du citoyen (Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino). Nei suoi articoli sono elencati quegli immortali principi che costituiranno l'ideale delle lotte politico-civili per la libertà dei popoli. 

1791 Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina in cui chiede l’estensione alle donne della Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1789; 

1805   17 marzo: proclamato il Regno d'Italia. Napoleone re d'Italia.

Una stretta di mani: questo il simbolo di solidarietà ricorrente nell’iconografia delle Società Operaie di Mutuo Soccorso (S.O.M.S.).


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Queste Società, che precorrono la nascita del movimento operaio organizzato e del sindacato, nacquero con funzioni di assistenza ai soci, in caso di invalidità e disoccupazione, e di beneficienza. Alla nascita del Regno d’Italia esistevano appena centonovantatre Società di cui centotrentaquattro nel solo Piemonte, luogo di origine del movimento operaio (ad Asti, nel 1853 si era tenuto il primo dei sette congressi delle società operaie del Regno di Sardegna); in Sicilia ne esistevano appena due, a Corleone e a Palermo

1840 1 aprile: Napoli, il Re autorizza la prima società degli asili, promossa  da Giacomo Savarese e ispirata ai modelli toscani. Negli asili da aprire nel Regno delle Due Sicilie i sessi dovranno essere divisi, i bambini ne escano compiuti i sei anni, il catechismo sia insegnato da maestri di nomina governativa e la direzione delle scuole sia affidata alla pubblica amministrazione

1851 19 – 20 ottobre: 33 Società di mutuo soccorso dello Stato Sardo riconoscono, come loro comune obiettivo, il miglioramento delle condizioni morali e materiali della classe operaia e danno man­dato alle consorelle torinesi di formulare un progetto di statuto che possa farle confluire in un’associazione unitaria. Per la prima volta è usato il termine classe operaia per indicare i lavoratori dipendenti.

1864 27 ottobre: Napoli, XI Congresso delle società ope­raie. È il primo che si svolge al Sud. Nel congresso, tra contrasti sempre più accesi, è approvato a maggioranza “l’atto di fratellanza” ispirato da Mazzini, che condanna il socialismo e, pur auspicando il migliora­mento graduale delle condizioni economiche dei lavoratori, riba­disce il riconoscimento della proprietà privata e rivolge elogi “capitalismo intelligente”. L’approvazione a maggioranza del documento approfondisce la spaccatura in seno al movimento operaio, ritardando la lotta per il raggiungimento delle rivendicazioni poste sul tappeto.  

1870 E' l’anno dell’Unità d’Italia ed esistono ancora orari di lavoro, specialmente nel Sud e in Sicilia, di 12 ore effettive e di 16 ore di presenza. In Lombardia il salario di un operaio adulto sale a 2 lire giornaliere. Quello delle donne occupate negli stabili­menti tessili di Como e di Milano, va da 0,90 a 1,50 lire. Nel biellese, gli uomini raggiungono quota 1,90; le donne 1,20; i fanciulli 53 centesimi. In compenso il prezzo del pane sale da 40 a 50 centesimi al chilo. Sicuramente peggiore la situazione nelle campagne. In Lombardia braccianti e salariati ricevono meno di 1 lira al giorno.


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1900 1 – 2 luglio: Milano, III congresso nazionale delle Camere del lavoro. E’ il primo congresso dopo la reazione del 1898, sono presenti 14 organizzazioni camerali, già ricostituite dopo la dura repressione. Molte le adesioni di Camere del lavoro in via di ricostituzione. Al centro del dibattito vecchi e nuovi problemi, acuiti dai fatti del 1898: sviluppo delle Camere del Lavoro nelle campagne, il loro riconoscimento giuridico come istituzioni pubbliche e l’acquisizione di una strategia di lotta per l’ottenimento di un vera e propria legislazione sociale.

1920 Roma, si firma il contratto collettivo per i lavoratori del gas. E' forse il primo esempio in Italia di un contratto collettivo per una intera categoria nazionale.
Nel febbraio dell'anno precedente era stato firmato un accordo con l’Associazione industriali di categoria che prevedeva la riduzione di orario a 8 ore giornaliere e 48 settimanali, il riconoscimento delle Commissioni interne e la loro istituzione in ogni fabbrica; la nomina di una Commissione per il miglioramento della legislazione sociale e di un’altra per studiare la riforma delle paghe e del carovita. Ma l’ala più oltranzista del padronato comincia a cercare la prova di forza contro gli operai e il sindacato. La troverà nell’agosto del 1920 quando la trattativa per il miglioramento delle condizioni di vita dei metallurgici viene interrotta e cominciano le serrate. La risposta operaia si concretizza nell'occupazione delle fabbriche che coinvolgerà più di 400.000 metallurgici in tutta Italia e altri 100.000 di altre categorie.

1930 6 aprile: India, Gandhi estrae sale dalla spiaggia di Dandi, violando le leggi inglesi sul monopolio e iniziando il boicottaggio della tassa sul sale. Seguiranno 60.000 arresti da parte delle autorità inglesi.12 luglio: Sant’Antonio di Medicina (Bo), il bracciante Antonio Cavina è ucciso con un colpo di pistola mentre protesta contro l’obbligatorietà all’iscrizione al sindacato fascista.


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1940 5 gennaio: Mussolini scrive a Hitler per  proporre l’Italia come forza di riserva politica, diplomatica, economica e militare della Germania nel conflitto contro le democrazie occidentali. Invita inoltre il Fuhrer a cercare per ora un accordo a Ovest e ad attaccare il nemico mondiale numero uno: l’Unione Sovietica. 14 maggio: Washington, il presidente Roosevelt invita nuovamente Mussolini ad astenersi dall’entrare in guerra. Due settimane prima Roosevelt aveva rivolto un analogo invito congiuntamente a Pio XII. 10 giugno: Roma, l'Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Il Duce comunica la decisione dal balcone di palazzo Venezia: "Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria".

1950 Bologna, la Camera del lavoro e la rappresentanza delle principali fabbriche bolognesi (Ducati, Calzoni, Weber, Sasib, Sabiem, Ormec-Oare, Minganti, Sant’Orsola, ecc.) approvano e inviano al Comitato nazionale dei Partigiani della pace, un ordine del giorno contro il pericolo di una nuova guerra mondiale. 4 gennaio: la polizia carica manifestazioni di canapini, in lotta nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Rovigo, per il rinnovo del contratto, a San Giovanni in Persiceto e a Pieve di Cento. Fermati quattro lavoratori a Pieve di Cento e arrestati altri sette a San Giovanni in Persiceto. I lavoratori della Ducati, Weber e Calzoni e di altre fabbriche e aziende bolognesi, inviano al prefetto un ordine del giorno di protesta per l’aggressione poliziesca.

1960 Marzo: nell’ambito delle trattative per il rinnovo del contratto del settore maglierie e calzetterie, viene siglato un accordo sulla parità salariale. Le paghe delle lavoratrici addette a mansioni considerate promiscue, sono fissate nella misura del 92,8 per cento delle corrispondenti paghe maschili. 12 aprile: siglato, dopo tre anni di lotte e trattative, il patto nazionale per i salariati fissi. Con il nuovo patto, l’indennità di licenziamento è elevata a sette giorni l’anno, le giornate di ferie passano da otto a dieci l’anno e la gratifica natalizia da 16 a 22 giorni.

1970 Gennaio: riprende la lotta dei tessili per il rinnovo del contratto. Si tratta di una categoria che ha espresso in passato e anche recentemente (aprile 1968 a Valdagno) una forte combattività, ma molto frantumata. Dal 1953 al 1967 la produzione è aumentata del 32% con un calo dell’occupazione del 25% (corrispondente a circa 100.000 lavoratori in meno). 6 febbraio: si svolge in tutta Italia uno sciopero generale di 2 ore contro la repressione nei confronti dei lavoratori. Assemblee nelle fabbriche. Strasburgo, il Consiglio di Europa, con 15 voti (compreso quelle italiano) su 17 invita il regime di Atene a “ristabilire immediatamente i diritti dell’uomo e le libertà” e ad “abolire la tortura”.

 

 

Marisol Barbara Herreros: Cilena di nascita nazionalizzata italiana, con più di 30 anni di esperienza in marketing, vendita e relazioni pubbliche. Viaggiato un pò, vissuto stabilmente in Santiago del Cile, Quito, Londra e Roma. Responsabile della Redazione di Caos Management. Direttore di GEManagement Ltd.
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