Numero 26

Stress management



Franco Marmello


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Istruzioni pratiche per difendersi dallo stress e ridurre la fatica del lavoro, delle soluzioni impossibili, delle responsabilità pesanti...

Cari manager,


avete mai misurato la vostra capacita' di rilassarvi?

 

    • Siete in grado di lasciare andare i muscoli del vostro corpo in qualsiasi   posizione vi trovate? (coricati, seduti, in piedi...)    
      SI NO

  • Siete in grado di stare a occhi chiusi e rilassare -piano piano- i piccoli  muscoletti che stanno attorno ai vostri occhi?  
    SI NO

  • Siete in grado, attraverso una respirazione lenta e profonda -ossigenante  per l'intero vostro organismo- di  raggiungere in pochi secondi uno stato  generale di profondo  benessere?
    SI NO

  • Siete in grado -a occhi chiusi, con il corpo profondamente rilassato- di  evocare immagini mentali che inducono al relax? (natura: prati, mare,  monti, cielo...; situazioni di movimento: salire, scendere, volare...; scene di  vita felice: passato, presente, futuro...)
    SI NO

  • Riuscite a mettere a fuoco le immagini mentali, a non dispederle, a  concentrale in un unico immaginario  punto? (schermo, specchio, quadro,  ...)
    SI NO

  • Provate a valutare il grado della vostra immaginazione: capacita' di  raffigurarvi  mentalmente cose e situazioni positive che non esistono ancora  nella realtà; facolta' profondamente creativa e potente di creare nuove  immagini da idee e farle vivere nella vostra  fantasia

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Valutate il grado di aspettativa positiva che siete soliti sviluppare nei  confronti dei risultati prevedibili del vostro operato

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Valutate la capacita' di auto-coinvolgervi emozionalmente, in modo  positivo, nei confronti di cio' che progettate per il futuro

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Valutate  la vostra capacita' di determinazione nel desiderare la buona  riuscita dei progetti in cui siete coinvolti: forza del desiderio; speranza ...

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Valutate la vostra capacita' di vedere il lato buono e positivo nelle varie  situazioni poste al vostro giudizio

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Riuscite a lavorare mentalmente, positivamente e in silenzio, sulla  frase   riportata di seguito?  il successo è la progressiva realizzazione di un valido  ideale
    SI NO

 

  • In che misura, obiettivamente, siete condizionabili? (opinioni degli altri;  giornali; radio; TV; internet; ...)

10  9  8  7  6  5  4  3  2  1  0

  • Quale tipo di linguaggio usate per parlare con voi stessi e dare alla vostra  mente gli input per le azioni da compiere?  Esempio banale : non voglio  essere grasso oppure voglio pesare Kg...; ...?



Tutto ciò che la mente  puo' concepire
 il corpo lo puo' realizzare
in modo  semplice e naturale
...

Questo l'argomento dei nostri incontri.
Farò di tutto per avervi numerosi all'ascolto.

Avete misurato?
Quella della autovalutazione, per un manager (per chiunque svolga  dei compiti di resposabilità individuale e di governo/guida degli altri) è una questione  importante: deve tenere a bada le sue reazioni nervose negative e non innescare quelle  di chi gli lavora al fianco. 

Si dice "stressare l'organizzazione" per indicare un comportamento sbagliato di leadership  aziendale. Di effetto devastante per la qualità del clima interno e della conseguente  ricaduta sul mercato. L'impresa viene valutata -in prima battuta- per quello che appare,  non tanto per quello che è o vorrebbe essere/diventare. Le risorse umane impiegate  nel servizio (la squadra che lavora per la soluzione dei problemi del Cliente) danno la  misura -nel primo impatto- del grado di adeguatezza al compito.

Questo in prima percezione
Una squadra stressata dal capo si percepisce nettamente nei primi trenta secondi della  comunicazione al Cliente: atteggiamenti, toni di voce, demotivazione apparente di chi è  deputato ad affrontare e risolvere i bisogni sempre più psicotici (quindi impegnativi) del  cosiddetto mercato.

Sulle reazioni nervose
L'organismo umano reagisce agli stimoli dell'ambiente con una dinamica di risposta  alimentata dalla forza naturale di cui ognuno di noi è dotato fin dalla nascita. Nel lavoro  e nella vita in genere -nel clima di cambiamento in cui siamo tutti catapultati- le varie  situazioni che ci troviamo ad affrontare richiedono continuamente nuova energia: siamo  chiamati a dare il massimo.

Il manager è nel mirino
L'Impresa chiede ai propri manager, in crescendo, grande capacità di gestione:  finanziaria, tecnologica, di sviluppo delle risorse umane impiegate nel processo di  customer satisfaction.

La mente umana
La mente è programmata in modo naturale a sviluppare la sua azione di risposta creativa  all'ambiente e suo è il compito di fornirci le risorse necessarie per raggiungere obiettivi e  risultati. Ma se  è stanca, se ha perduto l'agilità e l'elasticità necessarie per affrontare  con efficacia i continui nuovi impegni, la risposta è disarmonica e priva di equlibrio:   viene generata una reazione di stress negativo.

Il manager è nel mirino e ha bisogno di aiuto
Tenta di ammazzare lo stress in palestra, ma s'ammazza solo di fatica.
Tenta di evadere dal quotidiano -così stressante- con lunghi viaggi, hobby, sport estremi.
Ma la sindrome da ritorno cannibalizza il beneficio conquistato.
Ha bisogno di nuove  dinamiche che lo coinvolgano e lo riforniscano di energia in modo olistico, psicosomatico. Deve imparare a fare ginnastica con la mente oltrechè con il corpo. Ciò che gli occorre è  una vera e propria ginnastica del pensiero volitivo che lo metta in grado (attraverso il  beneficio conquistato) di lavorare in modo più creativo e meno stancante. Deve imparare  a sfruttare meglio le risorse e le energie che porta dentro di sè e delle quali, in troppi  casi, utilizza soltanto una minima parte.

Come premesso nella prima puntata del nostro incontro (qui lo enunciamo in dettaglio), il  manager efficace deve imparare a:

  • Realizzare, in pochi minuti, un completo relax, per riprendersi, ricaricarsi,  prepararsi a una nuova puntata della sfida

  • Corregere i propri atteggiamenti negativi-improduttivi; evitando inutili,  sterili e  dannosi sforzi spasmodici di volontà
  • Valutare se stesso e i suoi continui tentativi di performace, senza produrre  autocondizionamenti e paure nei confronti delle aree critiche individuate

  • Utilizzare energia naturale per eliminare i piccoli malesseri fisici quotidiani  provocati dallo stress negativo accomulato nelle varie situazioni contigenti

  • Combattere con volontà creativa le cattive abitudini e i vizi che gli tolgono forma  fisica e mentale (mangia troppo, fuma troppo, beve molto, guarda troppa TV, è  sempre in internet...)

  • Registrare in memoria le esperienze e trasformarle in know-how
  • Programmare schemi mentali di riuscita per le cose da fare che gli procurano ansia e tensione

  • Risvegliare e utilizzare, in modo creativo, l'istinto naturale alla riuscita
  • Vincere i condizionamenti di tempo e spazio, che incidono pesantemente sul suo  umore (grado di motivazione) quotidiano

 

Tutto questo in modo naturale, amici manager.
Soltanto attraverso l'energia della vostra  mente: alla vostra scrivania; nel salotto di casa; prima di dormire o appena svegli (a casa  come in albergo) ; nella piazzola di un grill autostradale; in qualsiasi spazio di sosta; in  treno; in aereo; nella sala d'attesa di un Cliente, del medico, del dentista; mentre  aspettate che vi consegnino la macchina dopo il tagliando o dopo avervela riparata; in  banca; alla posta; all'assicurazione;... 

Non mi viene più in mente niente, ma tante sono le situazioni che magari a voi in questo  momento sovvengono: momenti a rischio. In quei momenti accomulate stress che  sfogherete  da un'altra parte o dentro di voi. 

Esplosione o implosione: se non è zuppa...

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