Numero 61 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Intelligenza Strategica per rimuovere gli ostacoli e gestire il cambiamento della società della conoscenza

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di Paolo Manzelli

 



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A seguito della Commemorazione del 150* Anniversario della Unita d' Italia si avverte la necessita di una profonda riflessione critica sula esigenza di dare risposta al futuro del lavoro delle giovani generazioni di diplomati e laureati oggi in gran parte precari o senza lavoro.

La crisi che stiamo vivendo non è solo economica ma strutturale e ciò significa che è innanzitutto necessaria una profonda e progressiva revisione della divisione sociale del lavoro che permetta il passaggio tra la società industriale e la futura società della conoscenza. (1)

Fin dal 1700 la Industrializzazione ha modificato l'organizzazione del lavoro perseguendo i criteri di efficienza della produzione decritti inizialmente da “Adam Smith” nella sua descrizione della fabbrica di spilli, nella quale la specializzazione del lavoro avrebbe accelerato la produzione per il fatto che nella fabbrica veniva ad attuarsi una co-operazione meccanica che favoriva la concorrenza, proprio in quanto nessuno in tale organizzazione basata sulle macchine sarebbe stato capace di produrre da solo unico spillo.

Il sociologo francese Emile Durkheim, circa 150 anni fa analizzo criticamente gli effetti e le prospettive di impatto nella società della organizzazione del lavoro industriale, poiché i dettami della economia liberale, basati sulla specializzazione del lavoro e della concorrenza avrebbero condotto progressivamente l'individuo a dipendere dalla società in tutto e per tutto e pertanto ciò sarebbe stato accompagnato da un indebolimento dei legami sociali e quindi di collaborazione organica allo sviluppo assoggettandolo ad una sempre più elevata disponibilità di capitali capaci di gestire il processo industriale. (2)
Secondo Durkheim, a causa complessità strutturale crescente ed il crescente numero delle popolazioni nel mondo (oggi si direbbe globalizzazione) le società dovranno in futuro superare l'ostacolo limitativo della solidarietà umana fondato sulla  divisione sociale del lavoro di indole "meccanica", la quale  si manifesta in una netta distinzione tra lavoro manuale ed intellettuale, allo scopo del mantenimento della concorrenza di sistemi di sviluppo fondati sulla differenziazione di funzioni specializzate. Quanto sopra diventerà necessario al fine di  ricostruire una solidarietà “organica” dello sviluppo, che Durkheim ritenne basata sul numero e la frequenza degli scambi sociali. Pertanto sarà proprio la cui crescita di comunicazione interattiva  il fulcro della evoluzione della coscienza collettiva, capace di riorganizzare la divisione del lavoro per attuare una nuova fase dello sviluppo sociale ed umano.

Certamente oggi dobbiamo ammettere che la previsione di Durkheim è stata sostanzialmente azzeccata per quanto in vero egli non abbia potuto soffermarsi sul declino ed il degrado sociale che la contemporanea crisi strutturale della divisione del lavoro ci ha condotto. Infatti oggi la crisi strutturale odierna è tale poiché siamo ancora nel mezzo al guado del passaggio verso la società della conoscenza condivisa; ciò in quanto oggigiorno abbiamo vissuto la trasformazione della società industriale in quella nella quale, il potere tecnologico della informazione, gestita prevalentemente dai mass media,  ha ridotto la società moderna in  “Società dello Spettacolo”. Quanto sopra è ciò che magistralmente descrive Guy Debord (3) che nel 1967  profetizzò come si attua il processo di trasformazione dei lavoratori in consumatori operato dello sviluppo “non-interattivo” della contemporanea società della informazione, che permane economicamente basata più sulla reclamizzazione dei prodotti che non sulla loro produzione di qualità.

Quindi oggi per rimuovere gli ostacoli dello sviluppo  e superare le condizioni che hanno determinato la  divisione sociale del lavoro della obsolescente società industriale, diviene necessario cambiare la prospettiva della produzione e del lavoro, affrontando  le problematiche della sostenibilità economica e sociale al di là della semplice conservazione dello sviluppo industriale manifatturiero, ciò in modo da poter  rigenerare uno sviluppo non più fondato sulla divisione del lavoro tra  lavoro manuale ed intellettuale per rendere possibile lo spostare gli investimenti ed accelerare il cambiamento dell'impiego di risorse umane in favore di  una condivisione  della innovazione sociale ed economica capace di correlare strettamente  ricerca e sviluppo (4)

La Regione Toscana sta promuovendo una riconversione degli assetti produttivi in “Poli di Sviluppo Tecnologico” che necessita di una  disarticolazione del tradizionale distretto aziendale manifatturiero, riorganizzata per favorire un  “nuovo modo aperto di fare impresa corrispondente ad anche un  nuovo modo di lavorare e comunicare”  entro sistemi a rete di Ricerca ed Impresa .(5)

La informazione sulla progressiva  razionalizzazione e potenziamento del sistema Regionale Toscano di condivisione e sviluppo tecnologico per il di sostegno qualificato alla creazione e della riconversione di impresa e ricerca in sistemi di condivisione a rete  sarà diffuso  tramite la piattaforma di comunicazione Toscana Economia nella quale con sempre maggior frequenza e richiesto a cittadini ed istituzioni di collaborare attivamente (6)

 

BIBLIO ON LINE

(1)- Identita Culturale e Societa della Conocenza : http://www.edscuola.it/archivio/lre/identita.html
(2) Emile Durkheim:http://www.filosofico.net/durkheim.htm
(3)- Guy Debord ;http://www.edscuola.it/archivio/lre/SOC_SPETTACOLO.pdf
(4)- Cambiamento: http://www.edscuola.it/archivio/lre/accelerare_cambiamento.pdf
(5)- Strategie di Sviluppo : http://www.psicolab.net/public/pdfart/8987.pdf
(6) Piataforma di R&S : www.toscanaeconomia.it
Paolo Manzelli : http://www.edscuola.it/archivio/lre/locandina_intelligenza.pdf

 

 

Paolo Manzelli:nato a Terni il 25/06/1937, Chimico Fisico (Laurea: Firenze 1967), Studioso della Chimica del Cervello sulla base delle relazioni tra Energia, Materia ed Informazione. Direttore del Laboratorio di Ricerca Educativa del Dipartimento di Chimica della Università di Firenze.
Pmanzelli.lre@gmail.com http;//www.chim1.unifi.it/group/education/, e Presidente della Associazione Telematica EGOCREANET; http://www.egocreante.it;
www.edscuola.it/lre.html;
www.wbabin.net;
http;//www.descrittiva.it/CALIP/dna/DomandeRAI3.PDF;
http;//www.educationduepuntozero.it;
/Community/2009/11/27/hatigiannini.shtml;
http://www.genitoridemocratici.it/htm/creatprg.htm;
LRE@UNIFI.IT