Numero 63 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Eliminare la congestione del traffico urbano

di Roberto Vacca

 

 

Nelle città c’è ormai più di un’auto ogni due persone. Perché il traffico sia fluido, almeno un quarto dell’area urbana dovrebbe essere riservata alle strade. Invece, la maggior parte dei veicoli, parcheggiata a bordo strada, riduce la superficie disponibile al traffico: la densità di auto è alta e la velocità è bassissima. Soluzione: non usare l’auto personale un’ora al giorno, ma condividi per il tempo che serve, un’auto che trovi all’angolo di casa. Poi la lasci dove vuoi - pronta per altro utente. Risparmi tempo e soldi.

 

 

Va sostituito il 90% delle auto private con una flotta in affitto pari al 10% dell’attuale parco urbano. Le auto condivise, senza autista, sono accessibili e pagate con carta di credito. I tuoi dati vengono trasmessi via radio alla centrale e alla banca. La rete offre 700 auto in affitto per km2. Di giorno la metà è in uso. L’altra metà è in attesa di utenti, che le raggiungono con un breve percorso a piedi. Dove trovare auto disponibili lo vedi in tempo reale su cartelli stradali con mappa e sui telefoni cellulari. Dopo l’uso, l’utente lasci l’auto e la parcheggi in sosta consentita. Non devi andare a prendere l’auto in centri di raccolta  né riportarcela. Più questi sono capienti, più sono lontani. L’estrazione della carta di credito a fine servizio interrompe gli addebiti e segnala al centro il luogo ove è l’auto, il livello del carburante e l’eventuale diagnosi di guasti. Così il personale interviene per rifornimenti, riparazioni, rientro in garage. I serbatoi non si riempiono ai distributori, ma da autocisterne mobili (il processo è  più facile e sicuro degli approvvigionamenti in volo).

Oggi la velocità media in città è 16 km/h (e anche meno) perchè  la superficie stradale è occupata per 2/3   da auto ferme. Riducendo al 10% il numero delle auto, sparisce la congestione e si viaggia in città a 50 km/h. Maggiore velocità, migliore manutenzione e diminuzione del numero di auto migliorano la qualità dell’aria. Assicurazione, tassa circolazione, riparazioni, sono comprese nell’addebito su carta di credito che  assicura anche identificazione e responsabilità civile. Gli utenti attestano via radio le condizioni dell’auto quando la prendono e quando la lasciano.

Vediamo come funzionerebbe il sistema a Roma, con  un’area di 314 km2, una superficie stradale di 56 km2  (18% del totale) e un parco auto di 2 milioni e mezzo. In media ogni auto percorre 31 km al giorno. La mobilità totale è  2,5 milioni di auto per 31 km/giorno = 77 milioni di auto.km/giorno. La tabella analizza la situazione attuale (colonna di destra) confrontata con quella ottenuta eliminando 2 milioni di auto private e sostituendole con 200.000 auto condivise. Nelle ore diurne la metà di queste è in moto e le altre 100.000 sono parcheggiate a bordo strada in attesa di utenti. Così si triplica la velocità media, si risparmia tempo, si eliminano l’immobilizzo di capitale, che si deprezza gradualmente, le noie burocratiche e le ricerche di parcheggio.

 

 

Questo sistema darà grossi vantaggi, se adottato su grande scala: introdotto con poche migliaia di auto in comune, non darebbe gran giovamento.

Diminuire drasticamente il numero di auto parrà un disastro all’industria automobilistica, ma i parchi auto si saturano ovunque. Dovremo reinventare obiettivi, risorse e mode. I mille chili della nostra auto non ci  rendono mobili. Per viaggiare veloci a basso costo non servono 35 milioni di auto private, ma tre milioni di auto condivise. Ciascuna percorrerà 150.000 km/anno - e dovranno esser sostituite più spesso. I costruttori introdurranno innovazioni: alcune auto condivise trasporteranno  un motorino con cui l’autista che le consegna a domicilio rientra in garage o recupera il veicolo alla fine del servizio.

Abbiamo molto da reinventare.

 

 

Roberto Vacca: Laureato in ingegneria elettrotecnica e libero docente in Automazione del Calcolo (Universita' di Roma). Docente di Computer, ingegneria dei sistemi, gestione totale della qualita' (Universita' di Roma e Milano). Fino al 1975 Direttore Generale e Tecnico di un'azienda attiva nel controllo computerizzato di sistemi tecnologici, quindi consulente in ingegneria dei sistemi (trasporti, energia, comunicazioni) e previsione tecnologica. Tengo seminari sugli argomenti citati e ho realizzato numerosi programmi TV di divulgazione scientifica e tecnologica.
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