L’Europa e le PMI
Tagliare i costi
di Giuseppe Monti
Quando si intravede un periodo di recessione, per gli imprenditori esiste un solo modo di reagire: ridurre i costi. Esistono però due modi per ridurre i costi.
- 1. Ridurre i costi attraverso tagli ripetuti (nel personale, nelle risorse, nella ricerca dell’innovazione, nella promozione), con la perdita, spesso irrecuperabile, di competitività e dell’orientamento al mercato;
- 2. Ridurre i costi attraverso una ristrutturazione del modo di lavorare, produrre nuove idee e incrementare la quota di mercato per poter distribuire meglio i costi fissi sul costo del prodotto finale e fornire al mercato prezzi più competitivi.
La necessità di ridurre i costi è comune a tutte le imprese, ma è il modo in cui si reagisce alla crisi economica che determina il successo futuro di un’azienda.
E’ necessario quindi parlare di strategia. Le piccole e medie imprese italiane presentano tutte un problema di dimensione. L'assunto del "piccolo è bello", considerato fino a pochi anni fa un punto di forza del sistema imprenditoriale del nostro Paese, viene ora considerato una "criticità" se paragonato con le tendenze in atto su scala globale; si può dire che un mito è crollato, almeno in parte.
Si parla molto di competitività, in realtà è proprio la strategia una delle leve principali della competitività; la strategia è uno strumento che insieme alla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi può facilitare il cambiamento. La pressione competitiva non è sempre avvertita dalla piccola impresa come un fattore critico di sopravvivenza perché essa, fino ad oggi, si è ritagliata una propria collocazione di nicchia con una gestione quotidiana finalizzata, in primis, alla sopravvivenza.
La strategia di una PMI non ha quasi mai un respiro di medio o lungo periodo: spesso è improntata alla quotidianità e l'approccio manageriale, se così si può dire, è di tipo reattivo.
Proviamo a porre ad un piccolo/medio imprenditore le seguenti domande:
- 1. Quali sono i tuoi processi di gestione?
- 2. Di quali strutture tecniche ed immobiliari disponi?
- 3. Com’è organizzata la tua rete distributiva?
- 4. Com’è costruita la tua organizzazione interna?
- 5. Com’è organizzata la tua struttura amministrativa e finanziaria?
- 6. Come determini i costi e i prezzi di vendita dei tuoi prodotti?
- 7. Come gestisci il tempo della tua giornata lavorativa?
Riceveremo in generale risposte esaurienti e spesso dettagliate.
Poniamogli invece le domande seguenti:
- 1. Quale remunerazione ti attendi dal capitale investito?
- 2. Quali mercati e quali bisogni intendi soddisfare? Quali indurre?
- 3. Con quale portafoglio prodotti e servizi intendi importi sulla concorrenza?
- 4. Perché i tuoi clienti dovrebbero comprare da te anziché da un tuo concorrente? Quali vantaggi hanno?
- 5. Chi vincerà e perché nel tuo segmento di mercato nel medio/lungo periodo?
- 6. Quali sono le risorse generali necessarie per sostenere nel tempo il vantaggio competitivo della tua azienda?
- 7. Di quali informazioni hai bisogno per implementare una corretta strategia?
Riceveremo, quasi certamente, risposte confuse, generali e superficiali.
E' necessario introdurre nella PMI uno stile imprenditoriale orientato alla strategia e all'introduzione di nuovi modelli organizzativi in sintonia con i nuovi orientamenti della cultura d'impresa per avviare una fase di sperimentazione che aiuti a superare anche le attuali difficoltà di natura competitiva.
Giuseppe Monti, CMC (Certified Management Consultant): Esperienza consolidata (+ di 40 anni) in Formazione Manageriale, Marketing Internazionale, Internalizzazione, Business Plan, Marketing Strategico, Organizzazione, pianificazione ed implementazione di Balanced Scorecard, di BCP Business Continuity Management, di ISO 9001, 14001 e SA8000, Lean Organization per aziende Piccole, Medie e Grandi. Direttore di Caos Management.