Numero 78 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Comunicare secondo natura
la comunicazione one to one

di Franco Marmello

IL GRUPPO, UNO STRUMENTO DI CAMBIAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE PER IMPARARE A COMUNICARE SECONDO NATURA.

Compagni obbligati - L’esigenza del vivere insieme è una delle caratteristiche fondamentali per esistere al meglio. Il criterio di scelta dei compagni di viaggio in questa vita -però- non sempre può essere espresso liberamente (secondo le nostre preferenze). Per esempio: nel caso del gruppo di lavoro; dei parenti di nostra moglie, nostro marito; degli amici e degli amori dei nostri figli, eccetera... L’interdipendenza obbligata all’interno di questi tipi di gruppo è un fenomeno spesso vissuto male e capace di abbassare il livello della comunicazione. Ci sentiamo in cattività (costretti, prigionieri...); gomito a gomito con persone che le nostre affinità elettive non riconoscono, persone che però (se impariamo a non giudicare troppo in fretta) possono esprimere un inestimabile patrimonio di capacità creative utili al progetto che stiamo portando avanti con loro, volenti o nolenti.

m.guerra x caosLa riscoperta del gruppo - L’ottimizzazione delle dinamiche di comunicazione nei gruppi sociali (lavoro, famiglia o altro) diventa oggi un progetto irrinunciabile a cui lavorare. La riscoperta del gruppo rappresenta -all’interno  del mondo che cambia e complica le cose- un grosso polmone capace di dare respiro alle vecchie e nuove aspirazioni di riuscita presenti in ognuno. Persone accomunate dalla sola contiguità spaziale (non unite da rapporti di altro genere) non costituiscono -però- un gruppo; bensì un semplice aggregato. E’ questa una situazione puramente teorica in cui supponiamo che l’individuo non subisca l’influenza degli altri. Considerato un aggregato di persone che partecipano in modo individuale a un certo evento, possiamo dire che questo rappresenta un modello definito stareinsieme, dove l’assoluta indipendenza dell’individuo risulta poco probabile. La situazione stareinsieme prelude a quella di gruppo. Allo stesso modo, persone che abbiano una o più caratteristiche in comune, ma che siano prive di altri rapporti, non rappresentano un gruppo. Si può parlare di gruppo quando esiste tra due o più individui una chiara reciprocità nella relazione. Questa relazione fa si che l’insieme esprima caratteristiche sue proprie e non più esclusivamente quelle dei singoli membri.

Il gruppo comunica - La presenza o l’assenza di un solo individuo alterano e modificano in modo significativo le proprietà dell’insieme originario. Il gruppo significa relazione concreta tra persone e caratteristiche d’insieme legate più al tipo di relazione stessa che non alla somma delle caratteristiche dei singoli componenti.

 

Una meta comune - Nel gruppo esiste interazione tra i componenti; intendendo con ciò un rapporto dinamico che porta ognuno ad adattare il proprio agire a quello degli altri, fino a ottenere un rapporto di regolazione e compenetrazione reciproca in uno schema unitario. La sola interazione, pur indispensabile fra persone che agiscono insieme, non è sufficiente a definire queste persone gruppo. E’ fondamentale, per la costituzione di un vero gruppo, che i componenti -oltre a interagire- siano consapevoli delle  reciproche esistenze e abbiano coscienza di costituirlo. Questo significa che i membri del gruppo stesso devono avere qualcosa in comune ed esserne consapevoli.

Un gruppo esiste
 e comunica valori all’esterno
 solo quando i singoli
si percepiscono
e si sentono uniti
...

 

 

 

Franco Marmello: Membro AIF Associazione Italiana Formatori, Responsabile Italia “Bottega del Cambiamento”, Giornalista, scrittore. Il progetto bottega si rivolge all'Uomo Nuovo in Azienda: una risorsa consapevole della complessità organizzativa provocata dal fenomeno del cambiamento, consapevole di dover crescere in modo meno empirico rispetto al passato, sia sul piano professionale che sul piano umano.

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