Intervista al Prof. Vincenzo Porcasi
Di Habib Mastouri, Giornalista, Senatore della Repubblica di Tunisia
Professor. Vincenzo Porcasi perché il Consorzio che sostiene il Polo Universitario Goriziano e il Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche ha indetto il convegno sui rapporti di libero scambio fra Unione Europea e Repubblica di Tunisia nel quadro dell’ingresso positivamente anticipato della Tunisia nel quadro dell’ALS che sarà pienamente operativo dal 2010?
La mission dei due enti citati, espressa dall’Ing. Fornasir e dal Prof. Gabassi, consiste, inter alia, nell’offrire ai propri studenti un’offerta formativa non solo teorica ma concretamente calata nella realtà di un mondo in continua evoluzione: La crisi di capacità e di competizione che attraversa l’Europa porta alla definizione di nuove strategie come affermato dal Presidente Sarkozy e dalla Cancelliera Merkel, in maniera tale di creare un sistema produttivo nuovo integrato fra le due sponde del mediterraneo capace di competere a livello internazionale, in termini di prezzo e qualità offrendo l’opportunità di un pieno impiego in comune delle risorse naturali, umane, finanziarie e tecnologiche.
Tale approccio richiede naturalmente l’esistenza di regole certe, partendo dalla piena armonizzazione delle regole giuridiche e metagiuridiche che presiedono agli scambi internazionali e agli strumenti atti alla loro espansione ivi incluso l’@commerce che tanto contraddistingue ormai il commercio internazionale.
Ovviamente il tema è anche culturale e infatti, nella stessa settimana si è parlato con il direttore dell’accademia libica in italia prof. Magdud del significato per il commercio internazionale dell’uso degli strumenti culturali per supportare la competizione internazionale.
Cosa hanno affermato gli esperti nei loro interventi?
La dottoressa Ivana Sacco, responsabile del Programma Gemellaggi nell’area MEDA del Ministero del Commercio internazionale, ha sottolineato come l’iniziativa proceda nella giusta direzione. Infatti lo strumento del gemellaggio già usato con il Marocco in tema di creazione di regole nel quadro della politica di vicinato UE è diretto a creare un linguaggio comune fra le Pubbliche Amministrazioni dei due paesi di volta in volta coinvolti nell’attività congiunta di servizio per l’incremento delle relazioni generali fra le società civili dei due paesi e fra i cittadini , veri protagonisti del nuovo diritto internazionale. Il prof. Gabassi ha riconosciuto il fatto che la Tunisia, in particolare, ha diffuso formazione e conoscenza, liberando negli ultimi vent’anni la sua gente dal bisogno estremo. Nell’ambito dell’Istituto per il negoziato del Polo Goriziano le Alte personalità convenute Abdelwaheb El Bahi, Senatore, Presidente della Camera Arbitrale Tunisina ha messo in rilievo come la nuova legge tunisina sull’arbitrato rappresenti una grande opportunità per la risoluzione delle controversie in forma certa e agile fra operatori economici dei vari paesi per la risoluzione di eventuali controversie. L’avvocato Giulio Rosauer, membro del Consiglio direttivo della Camera di Commercio internazionale - sezione italiana e dell’Associazione Italiana per l’arbitrato ha illustrato la funzione della conciliazione e della “mediation” per consentire lo sviluppo delle società miste. Il giornalista Habib Mastouri, senatore della Repubblica, ha sviluppato il tema della comunicazione sociale per consentire la conoscenza piena fra le due culture, mentre Hechmi Chatmen, delegato generale in Italia per l’agenzia per la promozione dell’investimento estero, ha esposto come ormai si possa parlare di interdipendenza fra le due economie.
Quali risultati ottenuti per il futuro?
Considerata la necessità di promuovere l’armonizzazione delle strutture giuridiche dell’area e di creare strumenti per la collaborazione fra imprese, professionisti e la formazione di nuove professionalità specifiche, le personalità convenute, sotto gli auspici del Consorzio hanno deciso di dare vita ad un Centro che possa promuovere lo sviluppo di piattaforme giuridiche e svolgere funzioni di formazione, di risoluzione alternativa delle controversie per lo sviluppo degli scambi economici anche nel campo dell’@ commerce, secondo i principi dell’ONU, anche in materia di solidarietà come modello di produzione, di distribuzione e di dialogo sociale.