Numero 77 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Incosciente ignoranza

di Marisol Barbara Herreros

In questi giorni, seguendo “sulla rete”, come si suol fare oggi, gli sviluppi politici del nostro paese, mi sono arrabbiata molto, veramente tanto!
L'ignoranza è una brutta bestia è una frase che ormai sentiamo così spesso che non  ci facciamo più caso. In questo frangente però, bisognerebbe farci caso sul serio.
Nessun cambiamento può essere fatto in forma radicale a meno che non sia fatto con la forza, con la violenza.
Quando ero piccola e vivevo dall'altra parte del mondo, al di là della cordigliera delle Ande, da dove i cardinali sono andati a pescare Papa Francesco, sapevo che c'era stata una guerra mondiale dove i paesi europei erano stati coinvolti, e vedevo i film di Marcello Mastroianni e Sophia Loren pensando a quello che aveva significato la guerra per tutti loro. Mi era chiaro che i tedeschi erano i cattivi, gli ebrei i perseguitati, gli americani i salvatori, e così via.
Ma tutto questo visto dal mio punto di vista, mentre il mio mondo era al sicuro, al riparo da qualsiasi cosa. L'Europa era in quel momento, per me, un concetto lontano, non mi riguardava direttamente, dunque non avevo ragione per domandarmi tante cose.
Il mio mondo era abbastanza protetto:  geograficamente, essendo il Cile l'ultimo paese del Sud America ed appunto separato dall'Argentina dalla imponente cordigliera delle Ande, e tenendo conto che i mezzi di trasporto non erano quello che sono oggi (i voli low cost non esistevano proprio!) le notizie, i fatti del mondo,  ci mettevano più tempo ad arrivare. 
Certo, questo durò poco, ma abbastanza come per farmi crescere felicemente ignara di molti orrori. Dopo, vai a scuola, studi, impari, leggi, cominci a viaggiare, a vedere con i tuoi propri occhi e ti fai una idea delle cose. Lasciamo perdere che oggi è quasi impossibile non essere informati su tutto quello che succede nel mondo. Non è questo che mi interessa qui ed ora.
La prima volta che arrivai a Londra, il Cile era praticamente un paese sconosciuto ai più. L'élite intellettuale conosceva Neruda, qualche calciatore, e gli pareva di ricordare che c'era del rame in abbondanza. Sono passati pochi anni e siamo diventati tristemente famosi dappertutto, con un violento colpo di stato perpetrato dai militari con in testa Augusto Pinochet.

M.Guerra per Caosmanagement

E ho visto i cambiamenti fatti, dalla notte alla mattina, a colpi di fucile, bombardando “La Moneda” e cancellando tutto quello che dava loro fastidio: libri bruciati, giornali e riviste chiuse, gente ammazzata o fatta sparire per sempre, capitoli della storia del paese non più insegnati nelle scuole, programmi di televisione soppressi per sempre e così via.
La cultura è stata cancellata, la libertà dell'individuo è stata rasa al suolo, e come dicevo tutto fatto in poche ore, dalla notte alla mattina, con una violenza maledetta. E quando vedi un soldato con un fucile puntato non hai motivo di dubitare, ubbidisci, e ubbidisci subito, di immediato, fai quello che loro vogliono che tu faccia. E smetti di parlare di politica, smetti di farla, smetti di pensare con la tua testa perché hai paura, e la paura è insopportabile, ti ammazza lentamente, ti demolisce, ed impari a sopravvivere come puoi.

Questo significa cambiamenti violenti, fatti velocemente, non democraticamente.

Capisco la rabbia della gente contro la corruzione, contro l'arroganza, contro l'ingiustizia, la negligenza nel governare della classe politica, ma non posso che rabbrividire quando sento invocare  a gran voce cambiamenti drastici, senza appello, in tempi rapidissimi. Tutto questo conduce solo  alla mancanza di democrazia, ad una dittatura, ad un distruggere tutto ciò che sta in piedi per ricostruire da capo.

Un solo capo, una sola voce che parli per tutti è un qualcosa di non sano! Storicamente gli esempi parlano chiaro, dunque perché non riflettere prima di chiedere unanimità senza ragionamento? Perché le persone devono accettare senza poterci ragionare le idee di un leader di un movimento? 

 

ESP: Ignorancia-insconciente-BH.pdf

 

Marisol Barbara Herreros:  Cilena di nascita nazionalizzata italiana, con più di 30 anni di esperienza in marketing, vendita e relazioni pubbliche (fatto anche la dogsitter a Londra, vissuto in una houseboat sul Tamigi e la receptionist di un grande albergo a Santiago, tra altre cose). Viaggiato un po', vissuto stabilmente in Santiago del Cile, Quito, Londra e Roma. Responsabile della Redazione di Caos Management. Direttore di GEManagement Ltd. Presidente Associazione Culturale Progetto Innesto.

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